I ciliegi che fioriscono ogni anno nei suoi splendidi giardini, l’ombra di una pagina di storia, Hiroshima e Nagasaki, che continua a mietere ricordi, la quotidianità raccontata attraverso le pagine dei libri di Banana Yashimoto, i ristoranti che servono sushi e sashimi, e poi l’11 marzo 2011 quando tutto si ferma e nulla, da quel momento in poi, sarà più come prima. E’ il Giappone, è la sua millenaria cultura, è la sua storia, è il suo essere anche un paese moderno.
A Roma, “all’altro capo del mondo” rispetto a Tokyo e al Fujiyama, nella zona di Valle Giulia, di fronte alla Facoltà di Architettura e vicino alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, dove hanno sede molte altre Accademie straniere, si trova l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma.
L’idea di istituire un Istituto di Cultura Giapponese risale agli anni antecedenti la guerra ma l’accordo Culturale tra Italia e Giappone è siglato solo nel 1954. E dopo trent’anni da quella idea iniziale viene inaugurato ufficialmente l’Istituto Giapponese di Cultura. E’ il 12 dicembre 1962.
Dieci anni dopo, il 2 ottobre 1972 nasce The Japan Foundation, un ente privato che si occuperà e coordinerà le attività dell’Istituto. The Japan Foundation, da cui dipende a tutt’oggi l’Istituto, da ottobre 2003 è un ente ad amministrazione indipendente con una ventina di sedi estere.
Le attività che l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma svolge cercano soprattutto di far conoscere tutti gli aspetti della cultura giapponese, quelli legati alla tradizioni e quelli più propriamente moderni e in qualche modo affini con il mondo occidentale. Sono molteplici, infatti, le manifestazioni culturali, quali mostre (di pittura, stampe, fotografia e manifesti), conferenze, concerti, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, collaborazioni con enti ed istituzioni in Italia, corsi di lingua giapponese, che l’Istituto organizza nel corso dell’anno.
Un particolare interesse a livello locale, e non solo, rivestono i corsi di lingua che l’Istituto Giapponese di Cultura organizza e promuove annualmente. Corsi che si articolano in quattro anni di apprendimento graduale della lingua parlata e scritta con l’ausilio di un moderno laboratorio linguistico e di mezzi audiovisivi. Sono presenti inoltre un corso di conversazione per principianti e altri corsi di perfezionamento.
Altro “fiore all’occhiello” dell’Istituto è la biblioteca che racchiude un patrimonio librario di oltre 32 mila volumi, più di cento riviste ancora attive, una raccolta di circa 2.500 microfilm e microfiche contenenti tesi di dottorato delle università statunitensi, oltre a una collezione di musica tradizionale e moderna giapponese su CD e vinile. Sono presenti anche documentari sulle tradizioni giapponesi, in videocassetta e DVD. Si tratta della più completa raccolta in Italia di materiale sul Giappone, perlopiù di carattere umanistico o di scienze sociali, sia in lingua giapponese e sia in lingue europee (soprattutto in inglese).
L’Istituto Giapponese di Cultura in Roma possiede anche una Cineteca che custodisce circa 140 film a soggetto in versione originale con sottotitoli e una ottantina di documentari sulla cultura e sull’arte giapponesi.
Simbolo di cultura e tradizione per l’Istituto è anche la struttura in cui ha sede e il giardino che lo circonda. Le caratteristiche architettoniche dell’Istituto, infatti, rispecchiano appieno la modernità, l’originalità e l’armonia dello stile Heian. Abbondano superfici di legno, rivestimenti parietali di stoffa, superfici in oro, tendaggi e, soprattutto, i caratteristici shôji, porte scorrevoli di carta giapponese. Il giardino dell’Istituto, invece, è un vero gioiello. E’ una vera delizia per il cuore e per l’anima. E’ il tradizionale giardino con laghetto realizzato dal noto architetto Ken Nakajima, responsabile anche del progetto per l’area giapponese presso l’Orto Botanico di Roma. Nel giardino compaiono tutti gli elementi essenziali e tradizionali del giardino giapponese di stile sen’en: il laghetto, la cascata, le rocce, le piccole isole, il ponticello e la lampada di pietra, tôrô.
La veranda, tsuridono, che si protrae sul laghetto è uno dei migliori punti per godere la vista del magnifico giardino. Tra le piante presenti si trovano il ciliegio, il glicine, gli iris e i pini nani.
L’Istituto Giapponese di Cultura in Roma si trova in Via Antonio Gramsci, 74. Per informazioni si possono contattare i numeri 06 3224794 – 06 3224754 fax 06 3222165 oppure gli indirizzi email: scuola@jfroma.it – info@jfroma.it. Il sito internet dell’Istituto è www.jfroma.it