Casa delle Letterature. Un binomio dal sapore poetico che rievoca legami tra il quotidiano e la forma più alta di espressione dell’essere umano. La “casa” e il suo legame giornaliero con la famiglia, i ricordi, e la storia; e le “letterature”, quelle manifestazioni dell’essere umano che hanno come mezzo il linguaggio verbale e come risultato dei testi. Ed ecco che nella logica antropologica il tutto si lega alla definizione di cultura di cui, nel lontano 1871, Taylor ne parlava come il complesso che include le conoscenze, le credenze, la morale, le abitudini e gli oggetti materiali di una comunità. Un puro caso? Sicuramente no. Perché la Casa delle Letterature è un “cuore” propulsore di cultura, incastonato nelle radici storiche della città di Roma, e interamente dedicato alla diffusione della conoscenza letteraria italiana e straniera del Novecento e del nuovo Millennio.
Fondata nel maggio del 2000, la Casa delle Letterature, ha l’ingresso su una delle piazze romane storicamente più conosciute: Piazza dell’Orologio che deve il su nome all’orologio posto sulla torre del Convento dei Filippini. E il prestigioso complesso borrominiano dell’Ex Oratorio dei Filippini custodisce il lavoro di ideazione e di cura di tutti i progetti culturali promossi nella Capitale dalla Casa. Nel corso degli anni la struttura è diventata il centro di programmazione e produzione di una serie molto variegata di iniziative che spaziano dal settore scientifico, a quello letterario fino ad arrivare a quello editoriale.
Varcando il portoncino al civico 3 di Piazza dell’Orologio, solo un istante dopo aver dato uno sguardo alla piazza e agli elementi che la compongono, mentre, da qualche centinaio di metri più in là arriva il rumore caotico del traffico su Corso Vittorio Emanuele II, si accede ad ambienti molto spaziosi dai soffitti alti e dall’aria antica dove poche cose portano la firma del moderno. Grandi finestroni, ampi corridoi, e pareti possenti stringono la mano allo studioso e al visitatore. Perfino l’aria che si respira profuma di cultura, di libri e di gesti comuni per chi vive e lavora affinché tutto sia veramente così.
Ma che cos’è in realtà la Casa delle Letterature? E’ un punto di incontro interessante per scrittori e pubblico. E’ un centro dove interagiscono letterature, arti, e linguaggi di comunicazione culturale. E’ una struttura che ha nella sua storia il progetto di divulgare, conservare e valorizzare il patrimonio letterario e lo fa avvalendosi di diverse tipologie di supporti. E’ un polo espositivo ma è anche un’oasi culturale da visitare. E’ un luogo dove il tempo non si ferma ma procede instancabile affinando le sue “doti” nel custodire gelosamente quel valore intrinseco che solo l’universo letterario possiede.
La Casa delle Letterature nello svolge l’importante compito di divulgare, conservare e valorizzare il patrimonio letterario in tutte le sue vesti e le sue sfaccettature, si propone al pubblico come centro ideale dove presentare mostre bibliografiche e documentarie che si occupano della vita e delle opere di autori italiani e internazionali; oppure, mostre di artisti, pittori, scultori e fotografi oltre alla proiezione in cui le letterature si mescolano ad altri linguaggi della cultura, e convegni, conferenze, e momenti di approfondimento su temi legati ad autori, filosofi e pensatori.
E poi, ancora, sono disponibili per il pubblico ampie gallerie interne e il Giardino degli aranci, dove poter sostare per dedicarsi tranquillamente alla lettura di opere italiane o straniere; mentre, una Biblioteca Letteraria, una Libreria Letteraria e un’Emeroteca Letteraria possono essere considerati a pieno titolo il “fiore all’occhiello” della Casa delle Letterature. La Biblioteca Letteraria, infatti, custodisce circa 20 mila volumi, monografie, periodici e libri antichi, e nasce con l’acquisizione, per volere degli eredi e dell’amministrazione capitolina, del Fondo Enzo Siciliano. La caratteristica peculiare di questo “tesoro” è, così come riportato nel sito della Casa delle Letterature (www.casadelleletterature.it), il suo essere lo “specchio di molteplici interessi di uno scrittore del Novecento che è stato tra i protagonisti delle vicende letterarie del suo tempo, nonché attento testimone della sua complessa temperie culturale”, la cui parte più consistente è rappresentata dai 6.500 volumi di letteratura italiana con una “preponderante presenza degli autori del novecento con le loro prime edizioni, le loro dediche e le loro testimonianze di un continuo rapporto di scambio con il mondo culturale”.
La Libreria Letteraria, invece, aperta in collaborazione con “Vivalibri”, dispone di un catalogo che racchiude un totale di 3 mila volumi suddivisi tra opere di narrativa, poesia, critica letteraria e fumetti.
Completa lo scrigno, della Casa delle Letterature, l’Emeroteca Letteraria dove è possibile consultare in sede riviste e supplementi letterari sia italiani che stranieri.
Oggi, l’idea e il lavoro che all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso portarono l’Ufficio Convegni-Mostre-Conferenze dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma a promuovere un sito di indubbio valore storico e culturale, non solo continua il suo viaggio sulla strada dello sviluppo e del potenziamento del patrimonio letterario che custodisce ma, forte dell’esperienza acquisita nel tempo, si propone sempre come luogo e sede di novità interessanti e ricercate.
L’accesso ai servizi librari e alle Sale Lettura della Casa delle Letterature è libero e gratuito. All’ingresso della Casa è predisposto un registro online e cartaceo dove registrare l’iscrizione previa presentazione di un valido documento di riconoscimento.
Altre informazioni sulla Casa delle Letterature, sulle manifestazioni in corso o future, possono essere richieste direttamente telefonando al numero: 06 68134697 oppure inviando una email all’indirizzo: casadelleletterature@comune.roma.it.