La Biblioteca della Camera dei Deputati, depositaria di testi giuridici, storici , economici nonché della scienza politica e della storia delle istituzioni, vanta un patrimonio librario di oltre un milione e trecentomila volumi, a cui si aggiungono duemila periodici e oltre cento banche dati. Il 35% del patrimonio è rappresentato dalla produzione editoriale in lingue diverse dall’italiano.
La Biblioteca cura, inoltre, le raccolte legislative e gli atti parlamentari della Repubblica Italiana a cui si aggiungono volumi antichi e di pregio, e pubblicazioni di enti pubblici e privati.
La storia della Biblioteca inizia oltre 160 anni fa. Era il 1848 quando a Torino a Palazzo Carignano, esempio di architettura barocca, venne dato l’annuncio della istituzione di una Biblioteca della Camera dei Deputati. Nel 1864 con il “trasferimento” della capitale del Regno a Firenze la Biblioteca fu trasferita a Palazzo Vecchio, oggi sede del comune. Solo 6 anni dopo la Biblioteca fu spostata nuovamente e questa volta per raggiungere Roma, divenuta capitale del Regno d’Italia. Con il censimento bibliotecario del 1871, la Biblioteca allocata a Palazzo Montecitorio, contava già 22.000 volumi. Ai primi del Novecento i volumi collocati sugli scaffali della Biblioteca raggiungono quota 100.000 e già negli acquisti di quel periodo veniva data particolare attenzione alle raccolte giuridiche e legislative che oggi caratterizzano la Biblioteca.
Nel ventennio fascista, anche per la significativa attenzione che la Biblioteca diede alla produzione libraria in lingua straniera, il numero dei volumi posseduti salì a 330 mila. E qualche anno più tardi, sul finire degli anni Settanta, per la mancanza di spazi e per la nuova politica di apertura alla cittadinanza la Biblioteca fu trasferita nel Palazzo del Seminario e nel dicembre del 1988 fu aperta al pubblico.
La creazione del Polo Bibliotecario Parlamentare, nel 2007, ha creato una forte interazione tra le due biblioteche tanto che anche gli utenti riescono, da quel momento in poi, a usufruire in modo “unitario” del patrimonio bibliografico e dei servizi.
A livello organizzativo la Biblioteca della Camera dei Deputati è organizzata in sei settori: Sviluppo del Patrimonio che si occupa dell’acquisizione dei libri, Sistemi di indicizzazione e catalogazione per la classificazione degli acquisti, Sistema di automazione per l’indicizzazione dei resoconti parlamentari, Logistica Straniera che si occupa di ricerca e documentazione in campo di legislazione straniera, Documentazione bibliografica addetto al prestito e alla fornitura dei documenti e Relazioni con il pubblico che svolge attività di cooperazione con le altre biblioteche e con le scuole.
Il patrimonio della Biblioteca della Camera dei Deputati è avvalorato da alcuni importanti e interessanti Fondi. Intanto, possiede oltre 10 mila opuscoli editi nel XIX secolo su argomenti di storia, politica, pubblica amministrazione ed economia.
Per ciò che riguarda invece i fondi sono da ricordare il Fondo Fascismo, importante per ciò che riguarda gli studi sul fascismo a cui si aggiunge il catalogo a stampa intitolato “Opere sul fascismo possedute dalla Biblioteca della Camera dei Deputati”; il Fondo Opera Nazionale Dopolavoro che comprende 1.400 volumi della sezione Camera del Dopolavoro; il Fondo Antico è formato da acquisti soprattutto sul mercato dell’antiquario ed è composto attualmente da circa 2.000 volumi.
Il Fondo Kissner proviene invece dalla raccolta privata di Franklin H. Kissner, industriale e bibliofilo americano, è entrato a far parte del patrimonio della Biblioteca alla fine del 1990, poiché all’acquistato presso la casa d’aste Christie’s di Londra, ed è composto da oltre 2000 volumi e raccolte di incisioni pubblicati tra il XVI e il XIX secolo; e il Fondo Lia Wainstein che comprende circa 3.000 volumi e raccolte di periodici della biblioteca privata dell’insigne slavista, pubblicista e traduttrice di alcuni fra i classici del pensiero politico e della letteratura russa dell’Ottocento e del Novecento.
La Biblioteca si trova in Via del Seminario al civico 70 ed è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 19:30 e il sabato dalle ore 9:00 alle ore 12:30. Per informazioni si possono contattare i numeri 06 67603476 e 06 67603548.