La vita della biblioteca, nel corso del tempo, non fu tranquilla e stazionaria. Anzi. Dalla morte di Federico Cesi iniziò il suo pellegrinaggio. Fu acquistata, infatti, nel 1630 dal Linceo Cassiano dal Pozzo e 84 anni dopo fu venduta al Cardinale Alessandro Albani. Parte della raccolta andò anche persa durante i moti rivoluzionari del 1798 e nel 1857 fu messa all’asta e acquistata dalla Biblioteca Imperiale di Berlino che perse parte della raccolta durante il naufragio della nave che trasportava i volumi in Germania.
I volumi della Biblioteca dei principi Corsini che si aggiunsero a quelli della Biblioteca dell’Accademia riproducevano la tipica tendenza italiana del collezionismo librario proprio del periodo storico che va dal 1700 al 1900: un’ampia raccolta di manoscritti, incunaboli, disegni e stampe. La Biblioteca possiede la collezione probabilmente più completa al mondo delle Edizioni Sublacensi e romane degli stampatori Sveynheym e Pannartz, 1465-1473, cioè di coloro che per primi hanno introdotto la stampa in Italia. Oggi, le opere collocate sugli scaffali mostrano una ricchezza eterogenea di materiali quale risultato degli accumuli nel corso dei secoli. Libri, archivi e documenti che riproducono, in lungo e in largo, la storia culturale e scientifica dell’Italia e dell’Europa. La Biblioteca è ripartita in tre sezioni: la Sezione Corsiniana, la Sezione Accademica e la Sezione Orientale.
La Sezione Accademica, invece, nasce nella sede lincea della Biblioteca. Oltre ai fascicoli e ai volumi ricevuti in omaggio o acquistati, alle pubblicazioni periodiche di vari Istituti Scientifici e letterari, italiani e esteri, si contano sui suoi scaffali 500 mila volumi e 305 manoscritti sulla storia dell’Accademia. Numerosi sono anche i fondi in essa presenti: il fondo Lovatelli, il La Mantia, il Pascarella, il Puccioni, il Livi-Civita, e i fondi dei Papi, Salmi, Ansaldi, Gorla e Verginelli-Rota. Il Catalogo dei fondi accademici, è organizzato per autori e titoli e si trova in 128 libretti Staderini
La terza sezione, la Orientale, è depositaria di tutta la biblioteca di Leone Caetani, suo fondatore più la raccolta orientalista di Michele Amari. In tutto accorpa 26 mila tra volumi e opuscoli e 691 manoscritti orientali in originale.
Ogni sezione con i suoi fondi, le monografie e tutte le altre opere presenti nella biblioteca sono debitamente catalogate per autore e titolo. Oggi, di questi cataloghi esiste anche la versione digitalizzata. La Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana opera una costante e dinamica politica di mantenimento, incremento e valorizzazione delle collezioni in essa presenti. E insieme ad altri Istituti ha iniziato, infatti, un lavoro di digitalizzazione e riproduzione in facsimile allo scopo di incrementare il valore dei suoi beni. La Biblioteca si è così affiancata al progetto Biblioteca Digitale Italiana promosso dalla Direzione Generale delle Biblioteche e degli Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza.
Il pubblico può visitare la biblioteca avvalendosi anche di visite guidate. E oltre al servizio di consultazione, l’utente può usufruire anche di servizi di reference e di riproduzione oltre che del servizio di prestito diretto e di quello interbibliotecario, nazionale e internazionale. La biblioteca partecipa infine al Servizio Bibliotecario Nazionale.