Alla fine degli anni ’70 in un portoncino nel cuore di Roma, a piazza Benedetto Cairoli, in un palazzo della Santa Sede messo a disposizione da papa Paolo VI, aperto sulla strada per accogliere e dare una mano ai giovani in difficoltà, nasce il Centro Italiano di Solidarietà di Roma (CeIS).
Fondato da don Mario Picchi, da oltre trent’anni, cerca di dare una mano ai giovani in difficoltà, combattendo in primis la droga, e l’emarginazione e la sofferenza che ne conseguono.
Sin dai primissimi anni con il fondatore, il giovane sacerdote proveniente dal Piemonte e chiamato a Roma come cappellano delle ferrovie, si sono impegnati operai, impiegati, insegnanti, artisti, studenti, professionisti e semplici cittadini che desiderano mettere ciascuno a disposizione degli altri la propria esperienza e il proprio tempo.
Opera in Italia e in alcuni paesi in via di sviluppo per la promozione dell’uomo attraverso le proprie comunità terapeutiche per tossicodipendenti, i servizi per bambini e adolescenti in difficoltà, i progetti per senza fissa dimora, malati di Aids e detenuti. Attualmente impegnato nella prevenzione di comportamenti a rischio, il CeIS svolge attività di orientamento, sostegno psicopedagogico, riabilitazione e reinserimento familiare e sociale.
Il CeIS ha lanciato nel nostro paese nel 2003 un grande progetto destinato ai giovani, alle famiglie e alle scuole con l’obiettivo è prevenire il disagio familiare, il malessere e l’abbandono scolastico, l’uso di droghe, l’anoressia, i suicidi attraverso una gamma di servizi di formazione e animazione diversificati per i ragazzi, i genitori e gli insegnanti. Tutto ciò imparando a trasmettere con coraggio valori chiari e condivisibili, sperimentando nuove modalità di comunicazione e di aggregazione e motivando di nuovo giovani e adulti privati della speranza alla progettazione consapevole del presente e del futuro.
Tutti i servizi del CeIS sono gratuiti e sono svolti da operatori altamente preparati, siano essi psicologi, laureati in pedagogia, sociologi, o educatori professionali e assistenti sociali o sanitari.
Inoltre operano presso le varie strutture del CeIS, docenti accreditati dal Ministero della Pubblica Istruzione in applicazione della Legge 162/90 che prevede la possibilità di utilizzare insegnanti delle scuole nelle comunità, le ragazze e i ragazzi del Servizio civile volontario; dal 2008 il CeIS di Roma è inoltre accreditato per ricevere giovani del Volontariato europeo.
Per adempiere alla propria missione, il Centro Italiano di Solidarietà di Roma opera nelle in alcune macroaree principali, come le dipendenze, salute mentale, sociale, servizi, culturale, internazionale, attraverso sei parole chiave: ascolto, reinserimento, formazione, coinvolgimento, cultura, volontariato.
Per quel che riguarda le aree di intervento, il centro mette a disposizione l’area Dipendenze, suddivisa a sua volta in Comunità terapeutica droghe ed altre dipendenze “San Carlo”, il Centro Diurno, un Programma Serale, il Complesso terapeutico di Castel di Leva, Area Salute Mentale, con i programma “Eco”, Comunità Terapeutica “Santa Maria”, “Mentore” e “La Casa”; l’area Sociale particolarmente ricca, corredata da Tutor- laboratorio sociale, l’assistenza domiciliare ai malati di Aids, il programma “La comunità risponde”: socializzazione e assistenza leggera per anziani”, quello Mani Colorate, Gulliver, Associazione Famiglie, Il Progetto Famiglia, Programma “Piranesi”, la Task force multiculturale; l’area Culturale con la biblioteca “Agorà”, quella Internazionale, forte dell’esperienza dell’Ospedale Generale Universitario di Coroico, in Bolivia; infine l’Area Congressi e Residenze che si avvale delle strutture la “Casa del Sole” a Castelgandolfo, “Il Quadrilatero” e la foresteria universitaria.
Il Centro Italiano di Solidarietà ha, fin dagli anni ’80, collaborato con il Fondo Sociale Europeo dell’allora Comunità Europea per progetti di formazione tanto per l’utente che per la formazione e l’aggiornamento dei formatori.
Dal 1985 il CeIS ha attuato progetti per l’United Nation Fund for Drug Abuse Control (UNFDAC) delle Nazioni Unite, nonché per la United Nations Drug Control Program (UNDCP).
Paesi come la Bolivia, l’Argentina, la Colombia, il Perù, il Cile ed l’Ecuador, hanno beneficiato di progetti di sviluppo comunitario e di salute. Dal 1990, grazie alla collaborazione con l’Unione Europea, il campo internazionale di intervento si è allargato ad Asia ed Africa.
Negli stessi anni ha avuto inizio la collaborazione del Centro Italiano di Solidarietà con il Dipartimento di Cooperazione Internazione del Ministero Italiano di Affari Esteri.
A livello locale la Regione Lazio, la Provincia di Roma ed il Comune di Roma sono i più importanti finanziatori di progetti del CeIS tanto nell’area della formazione che in quella dei servizi.
Da piccola porta al centro di Roma il centro si è posto come attento osservatore della realtà del territorio e come provocatore delle istituzioni e della pubblica opinione per una migliore qualità della vita, una maggiore presenza di servizi efficienti e accessibili, nel rispetto dei diritti di persone portatrici di sofferenza e difficoltà e a rischio di emarginazione ed esclusione sociale.
Una sola filosofia a guidarlo, allora come oggi: l’attenzione alla persona umana nella sua integrità, piena dignità e libertà.
Per ulteriori informazioni:
Centro Italiano di Solidarietà
Via Attilio Ambrosini 129
00147 Roma
Tel:. 06-541951
Fax: 06-5407304
ceis@ceis.it
www.ceis.it.