Nella zona del Circo Flaminio, area circolare che abbracciava un breve tracciato riservato a gare e vari monumenti, vi è il Portico di Ottavia, ovvero un complesso monumentale edificato all’epoca dell’imperatore Augusto.
Questo Portico sostituì quello di Metello, dedicato proprio al console Quinto Cecilio Metello Macedonico che, nel 143 a.C. fece erigere un tempio per il culto di Giove Statore (il progetto era dell’architetto greco Ermodoro di Salamina). Il portico era costituito da un recinto con colonnati sui quattro lati ed ornato da opere d’arte greche.
Tutto cambiò, però, a seguito della vittoria in Dalmazia, quando Ottaviano (fra il 23 ed il 27 a.C.) lo dedicò a sua sorella Ottavia ed il complesso venne, quasi del tutto, ricostruito. Dopo un brutto incendio, il Portico venne restaurato da Domiziano e, nel 422, un terremoto causò gravi danni, portando alla sostituzione delle colonne del propileo di ingresso.
Oggi sono visibili i resti dell’ingresso centrale sul lato verso il Circo Flaminio, mentre quelli del porticato esterno, chiuso sul fondo da un muro, comprendono fusti di granito e marmo cipollino, alternati con capitelli corinzi.
Infine, sull’architrave della facciata relativa all’ingresso, venne incisa questa precisa iscrizione qui tradotta: “L’imperatore Cesare Augusto Lucio Settimio Severo Pio Pertinace Arabico Adiabenico, Partico Massimo, nella sua undicesima potestà tribunizia, salutato undici volte imperatore, console per la terza volta, padre della patria e l’imperatore Cesare Augusto Marco Aurelio Antonino Pio Felice, nella sua sesta potestà tribunizia, console e proconsole, hanno restaurato questo portico danneggiato da un incendio.”