La Casa dei Grifi

Il Palazzo di Domiziano è il principale complesso dell’antica Roma presente sul Colle Palatino. È composto dalla Domus Flavia, Domus Augustana e lo Stadio palatino. Vicino al Palazzo di Domiziano vi è la cosiddetta Casa dei Grifi.

Si tratta del migliore esempio di abitazione di epoca repubblicana, che sia rimasta a Roma. Perché, però, questa particolare denominazione? C’è, infatti, una decorazione a stucco di una lunetta con grifoni, creature leggendarie col corpo di leone e la testa di un’aquila.
Le pitture che decorano questa casa, risalgono fra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C. (l’abitazione è, tuttavia, più antica). Una stanza è molto particolare, perché è costituita da un pavimento decorato con al centro una zona quadrata con pietre e marmi policromi, che formano un disegno di cubi in prospettiva. Si tratta dello stile cosiddetto “opus scutulatum”, che aveva come modello originale quello presente nel Tempio di Giove Capitolino, il più grande monumento presente sul Campidoglio (inaugurazione 509 a.C).
Inoltre, per la prima volta si incontra la rappresentazione di colonne illusionistiche, come se si staccassero dalla parete, appoggiate su di un fittizio podio. Le colonne sostengono un architrave della quale è dipinta pure la parte inferiore secondo la visuale prospettica. A differenza della Casa di Livia, lo sfondo non presenta vedute prospettiche, bensì riproduce la struttura del muro a blocchi, che è presa dal primo stile pompeiano (uno dei 4 stili della pittura romana).