Il circo, nell’antica Roma, era il luogo adibito alle corse dei cavalli e, seguendo l’usanza greca, gli animali venivano aggiogati ad un carro a due ruote e comandati dall’auriga. Uno dei più celebri è senza dubbio alcuno il Circo Massimo, tuttavia a Roma vi è pure quello di Massenzio.
Tale circo, chiamato anche di Romolo, è stato fatto edificare attorno al 311 dall’imperatore Massenzio, all’interno di un complesso che comprendeva anche una villa ed un mausoleo del figlio Valerio Romolo. Questo circo sarebbe stato in grado di contenere circa 10.000 spettatori (quello Massimo, invece, addirittura 150.000). L’imperatore vi fece collocare pure un obelisco, che era prima presente nel tempio di Iside a Campo Marzio (oggi invece si trova a Piazza Navona, presso la celebre Fontana dei Quattro Fiumi).
Purtroppo il circo di Massenzio è oggi in rovina, anche se è ben visibile il muro di cinta ed i resti della spina, ovvero una struttura che aveva il compito di dividere i due rettilinei. Alcuni studiosi ipotizzano che il circo non sarebbe mai stato utilizzato, perché non sono mai stati ritrovate tracce di sabbia, che serviva proprio per coprire la pista per le gare. C’è altro aspetto, infine, da tenere a mente: Massenzio morì nel 312 ad opera di Costantino I nella battaglia di Ponte Milvio e ciò avrebbe comportato l’abbandono prematuro del circo, ancor prima della sua effettiva inaugurazione.