In prossimità del circo e della villa di Massenzio, si trova il Mausoleo di Cecilia Metella, edificio messo su per celebrare l’importanza della famiglia di Cecilia Metella.
Questa donna era la figlia del console Quinto Cecilio Metello Cretico. A lei ed alla sua famiglia è stato dedicato, perciò, tale mausoleo che, all’origine, era costituito dall’edificio circolare, che ancora oggi si può notare. Il tamburo che conteneva la camera funeraria era alto circa 39 metri con un diametro, invece, di 30 metri, rivestito interamente di blocchi di travertino.
Per quanto riguarda l’arredo, non ci rimane più nulla. Si è parlato di un sarcofago trasportato a Palazzo Farnese, che alcuni rimandavano proprio a Cecilia Metella, ma l’archeologo e storico Antonio Nibby lo ha poi attribuito ad Appia Annia Regilla, aristocratica romana moglie di Erode Attico, oratore e politico. Alcuni studiosi hanno poi messo in parallelo la struttura del mausoleo con quello delle tombe a thòlos etrusche e con quelle ellenistiche.
In uno scritto risalente al IX secolo, il Mausoleo di Cecilia Metella era così citato: “monumentum quod vocatur ta canetri capita.” C’è da dire che il terreno circostante era già di proprietà della Chiesa, ma la fortificazione dell’edificio e la sua integrazione in un vero e proprio castello fortificato, avvenne solo sul finire del XIII secolo, e questo per volere dei Caetani, importante famiglia nobiliare dell’epoca. Tale castello passò poi nelle mani degli Orsini, dei Colonna, fino ai Torlonia, costituita da mercanti di tessuti e sarti.