Nel quartiere Appio Latino c’è villa Fiorelli, che ha circa 9000 mq di estensione. Vi sono tre entrate per accedere a tale villa, quella a Via Enna, Via Terni e Via Avezzano. Le prime notizie sicure che abbiamo risalgono all’Ottocento.
In questa zona, infatti, ci fu un edificio di proprietà di Vincenzo Costantini, mentre nel 1869 il tutto passò nelle mani della sposa di Luigi Fiorelli, ovvero la contessa Teresa Costantini, che decise di ingrandirlo, acquisendo dell’altro terreno sempre nelle vicinanze. Adesso, quindi, si potrà parlare ufficialmente di Villa Fiorelli. A fine Ottocento la pianta ci mostra una villa simile ad una classica proprietà rurale, costituita dal casino padronale collocato dentro un’area circolare; il tutto accompagnato da terreni agricoli posizionati attorno al nucleo centrale. All’inizio del Novecento, tuttavia, ogni cosa mutò e la villa venne ceduta alla Società Anonima Italiana Prodotti Esplodenti di Milano. Altro cambiamento avvenne nel 1922, poiché si doveva realizzare un quartiere di case economiche. A causa di tutto ciò, l’area verde venne notevolmente dimezzata. Nel 1931 la villa diventò parco pubblico, ma venne abbattuto il casino padronale, così come gli altri edifici lì presenti. Su decisione dell’architetto Raffaele de Vico, l’area venne adibita ad una sorta di piazza-giardino. Al 2003 risalgono, infine, gli ultimi interventi di restauro e ristrutturazione generale, con interventi mirati a riprodurre, il più possibile, l’antica immagine di giardino ottocentesco.