Villa Chigi rientra nella categoria, se così si può dire, di villa nobiliare. Si trova nel Municipio II, presso il quartiere Trieste. Personaggio fondamentale per la storia di questa villa è il cardinale Chigi. Costui, infatti, nel 1763 decise di acquistare un terreno sul “Monte delle Gioie” e di fare ristrutturare un casale, per poi poterlo rendere edificio padronale.
I lavori vennero affidati a Pietro Camporese il Vecchio ed a Tommaso Bianchi. Venne edificata una cappella dedicata a Maria Vergine, ad opera di Antonio Bicchierai, e realizzate delle cornici da sistemare nei sei principali ingressi della villa. Gli interni vennero progettati da Filippo Cataldi e Gioacchino Paver, mentre gli affreschi furono realizzati da Francesco Nubale e Giacomo Rubini. I raffinati interni sono caratterizzarti da intagli lignei ad opera di Giovanni Ermans e Nicola Carletti. Le pareti e il mobilio furono ricoperti dalla pregevole seta di Lione. L’edificazione della villa, tuttavia, risale precisamente al 1776, quando vennero ultimati i lavori per la promenade e diverse aiuole. La villa però rimase in questa situazione fino al secondo dopoguerra, quando la famiglia Chigi si decise a vendere il parco ed il terreno. Negli anni ’70, il Comune di Roma riuscì a rendere pubblico il giardino, mentre l’edificio rimase di proprietà privata. Successivamente, proprio l’edificio venne affidato ad una particolare comunità chiamata “Mondo X”, che si occupa del sostegno e recupero dei tossicodipendenti. Infine, nel 2003 il Comune ha voluto fare iniziare i lavori generali di ristrutturazione e riqualificazione dell’intera villa.