Dal punto di vista strategico, il ruolo di Forte Antenne fu fondamentale per la difesa di Roma, in quanto era il solo destinato alla protezione del fronte nord della capitale. Dal punto di vista della geometria planimetrica, il Forte-Monte Antenne ha una pianta pressoché trapezoidale ed un perimetro che segue il profilo altimetrico del colle su cui sorge. Un’interessante esposizione riguardante questo argomento è presente sul sito http://www.campotrinceratoroma.it, dove sono inoltre riportati i dettagli relativi al Forte Antenne ed a tutti gli altri “Forti” che costituivano il “campo trincerato” di Roma.
La tutela e la responsabilità di tutta l’area sono attualmente in concessione al Comune di Roma, che ha destinato solamente una piccola parte alla dignità di Parco. In virtù della sua collocazione urbanistica, il Parco ha un’importanza paragonabile a quella di Villa Ada ed è parte di un progetto congiunto tra Comune e Soprintendenza ai Beni culturali volto alla sua rivalutazione, con il fine di renderlo pubblicamente e facilmente accessibile. A causa della mancanza di fondi per la gestione del Parco e del suo patrimonio, il Comune ha recentemente ipotizzato una serie di alternative, tutte volte a ricavare reddito dalla proprietà. In particolare, per la destinazione del vecchio Forte sono state presentate una serie di idee. Tra le più accreditate, da una parte la realizzazione di un hotel di lusso e dall’altra l’installazione della sede dell’Università Luiss. In entrambi i casi, le residenze godrebbero di un panorama e di una collocazione naturalistica invidiabili.
In realtà, l’edificio del Forte era stato inizialmente destinato ad ospitare l’Ostello della gioventù, previsione non portata mai a termine quando nel 1993 si pensò di trasformarlo in sede espositiva. Successivamente, si erano ventilate anche ipotesi riguardanti un riutilizzo di tipo militare, tra cui la sede del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) dei Carabinieri e la caserma del Reggimento Corazzieri.
In ogni caso ci sono alcune questioni delicate da risolvere. Infatti, nel Forte abitano ormai da diversi anni alcune famiglie e non sono del tutto chiare le modalità del passaggio di proprietà dal Demanio Militare al Comune, che secondo quanto riportano le cronache sarebbe dovuto avvenire nel 1958. Attualmente, dentro l’area del Parco si snoda una parte della pista ciclabile che attraversa il Municipio II (Parioli); circostanza, questa, che palesa ed avvalora l’impegno del Comune di Roma, volto ad inserire tutta l’area all’interno di un contesto paesaggistico e naturalistico conforme all’importanza storica e urbanistica che riveste.