Quando si passeggia a Villa Borghese, si respira quell’aria di antico e di tempo passato. Se poi ti trovi davanti la Galleria Borghese, il sentimento che prevale è quello dello stupore e della meraviglia.
La Galleria Borghese è un autentico gioiello incastonato nel polmone di Roma, che fa da subito pensare alla vita aristocratica del Seicento.
Era infatti la residenza ufficiale di Scipione Borghese, nipote di Papa Paolo V, amante dell’arte e del bello, tanto da accumulare una delle collezioni d’arte, più preziose del nostro paese.
La sua passione era verso l’arte antica, rinascimentale e contemporanea, nel tentativo di rievocare un’età dell’oro. La sua passione per l’arte del passato fece sì che commissionò delle opere da mettere a confronto con quelle dell’antichità. Così nacquero i capolavori che ancora sono custoditi all’interno della Galleria Borghese: Apollo e Dafne, Il David, il Ratto di Proserpina di Gian Lorenzo Bernini.
La collezione con il tempo è cresciuta e nell’Ottocento arriva il ritratto di Paolina Bonaparte Borghese, eseguita da Antonio Canova tra il 1805 e il 1808, presente nella villa dal 1838.
Ai primi anni del 1800 molte opere vengono vendute a Napoleone che le portò al Louvre, togliendo all’Italia una notevole parte di una delle collezioni più preziose del nostro paese.
Non è da mano la collezione di dipinti, alla Galleria Borghese sono infatti conservate opere di: Caravaggio, Tiziano, Correggio, Raffaello, Giorgione, Rubens, solo per citare i più noti.
Se vi trovate a fare una passeggiata a Villa Borghese, non perdete occasione di visitare la sua Galleria, non ve ne pentirete!