A Roma il 20 ottobre 2012 è stato inaugurato‘Vigamus’, acronimo di Video Games Museum. Un po’ in sordina già a maggio 2012 a Moconesi, vicino Genova, era stata aperta ‘La Mecca del Videogioco’. Così si disputano entrambi il primato di musei del videogioco in Italia.
E forse perché Roma è la capitale e l’evento ha avuto più risonanza, si è creata una piccola ‘querelle’ per chi è effettivamente il ‘primo museo italiano’ in tema di videogiochi . Il bello è che….comunque ora l’Italia ne ha ben due!
E da Roma, occupiamoci ora dei 1000 metri quadri di esposizione del museo VIGAMUS appunto. Si trova in via Sabotino 4, nel centrale quartiere Prati ed è stato progettato sul modello del ‘Computerspiele Museum’ di Berlino, primo museo a livello europeo aperto già dal 1997.
Al Vigamus, il Texas ha voluto fare un regalo davvero prezioso. Tramite AIOMI, Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive e movimento per la promozione della cultura del videogioco, ha inviato i dischi originali di DOOM, primo re degli ‘sparatutto’ e alcuni degli storyboard originali DOOM III ideati dagli artisti di ‘id Software’. Ai tempi dei nostri nonni? Si, parliamo infatti del lontano 1933 e di un gioco conosciuto da oltre 10 milioni di appassionati.
Certo è che i master DOOM sono comunque considerati il pezzo forte dell’esposizione (addirittura definiti la Gioconda di VIGAMUS!)
Vigamus fa parte dei musei civici di Roma Capitale gestiti da Zètema Cultura, progetto a cui collabora anche l’Università di Tor Vergata con una serie di scambi e incontri da proporre tra il settore ludico e il mondo accademico.
Oltre alle diverse aree espositive ci sono due aree interattive articolate in due percorsi: videogames delle origini ed evoluzione delle consolle fino alle ultime proposte di Microsoft, Nintendo, Sony.
I titoli che hanno fatto la storia del videogioco, da ‘Tennis for two’ del 1958 fino al Teleflipper ai giorni nostri con i piu’ noti Game Boy o X Box, sono interattivabili.
E dalla TAITO, direttamente dal Giappone, si puo’ ammirare nientemeno che il vero cabinato, sì…quello proprio originale, di Space Invaders, chi se lo ricorda?
E poi si puo’ provare una bella sfida a Pacman o leggere la storia di Supermario.Beh certo, non c’è che l’imbarazzo della scelta tra i circa 250 pezzi di hardware e software e i 63 pannelli da consultare, sia in italiano chee in inglese.
E oltre alla mostra permanente ci saranno spazi per consultare l’archivio storico e, i vari eventi temporanei.
VIGAMUS è aperto dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10 alle 20.
Informazioni e prenotazioni su: www.vigamus.com