Sorge nel fulcro del quartiere, in Piazza Sant’Egidio, all’interno di un edificio storico che dal XVII secolo fino a dopo l’unità d’Italia fu convento delle Carmelitane scalze.
Nel 1875 l’edificio divenne proprietà del Comune di Roma e dal 1918 fu sede del sanatorio antimalarico per l’infanzia “Ettore Marchiafava”.
Rimasto l’intento di rappresentare usi e costumi della Roma di Settecento- Ottocento, la collezione permanente del Museo di Roma in Trastevere mostra gli aspetti salienti della vita popolare romana dell’epoca, fissata attraverso i gusti e i convincimenti degli artisti e dei folkloristi che l’hanno rappresentata.
Il percorso del museo si articola in quattro sale: la Galleria delle Scene Romane, Sala Ettore Roesler Franz “Il Tevere”, Sala Ettore Roesler Franz “La memoria dei luoghi”, La Stanza di Trilussa.
La Galleria delle Scene Romane ospita sei scenografie a grandezza naturale, e una selezione di opere che mostrano aspetti delle tradizioni popolari romane, come i mestieri, il carnevale e le luminarie, il saltarello, i giochi, la religiosità, l’abito popolare, riprese nel tardo’700- ‘800, filtrate attraverso lo sguardo degli artisti che le hanno rappresentate..
La Sala Ettore Roesler Franz “Il Tevere”, prima delle due dedicate a Ettore Roesler Franz e alla famosa serie, sempre più conosciuta tra giovani e non grazie a Facebook, della “Roma sparita”, ospita alcuni acquerelli che attraverso la rappresentazione delle sponde tiberine, illustrano le radicali trasformazioni urbanistiche avvenute nella città subito dopo il 1870.
In altri quattro acquerelli sono rappresentati alcuni mestieri, mentre l’ultimo, Palazzo Scapucci e Torre detta della Scimmia, rimanda ad un momento di religiosità popolare.
Nella seconda sala dedicata ad Ettore Roesler Franz sono esposti alcuni acquerelli della serie “Roma sparita” che documentano le attività della vita quotidiana nei Rioni popolari della Roma di fine ‘800, in particolare a Trastevere, Campidoglio, Ghetto, Celio, Borgo, Ripa e Prati di Castello.
Oltre alle immagini, una selezione degli oggetti dello studio del poeta, un susseguirsi di testimonianze con l’ intento di restituire al visitatore un’atmosfera evocativa del personaggio Trilussa nelle sue diverse sfaccettature: l’uomo pubblico e quello privato, con le sue amicizie e il mondo femminile che lo ha sempre circondato; il poeta, il disegnatore dilettante.
Fino al 15 settembre insieme alle collezioni permanenti saranno ospitate al Museo di Roma in Trastevere due sensazionali mostre: una che è ancora un omaggio a Roesler Franz, intitolata “Gli acquerelli di Ettore Roesler Franz (Roma, 1845-1907)”, l’altra dal titolo “Cinema di Piombo. Cento manifesti del poliziesco italiano anni Settanta “ fino al 5 settembre prossimo.
Per maggiori informazioni:
Informazioni e prenotazioni
060608 tutti i giorni 9.00-21.00
Indirizzo
Piazza S. Egidio, 1/b – 00153 Roma
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