Un appuntamento fisso, un qualcosa che non può che accadere sempre. Ogni 8 di dicembre, festa dell’Immacolata, il Papa è presente al rito che vede i pompieri di Roma offrire dei fiori alla Madonna della Colonna, la Colonna dell’Immacolata situata in Piazza Mignanelli, a due passi da Piazza di Spagna.
Tale monumento fu progettato dall’architetto ed ingegnere Luigi Poletti, mentre venne finanziato da Ferdinando II Re delle Due Sicilie, come atto simbolico che chiudeva la lunga crisi della “guerra” della Chinea (il tributo che il re di Napoli doveva pagare allo Stato Pontificio, in quanto il Papa era detentore dei diritti feudali pure sul Regno di Napoli).
La Colonna è dedicata all’Immacolata, il cui dogma era stato proclamato, nel 1854, da Papa Pio IX. Tale importante dogma indicava nella madre di Dio la sola creatura concepita senza peccato originale.
La struttura è composta da un basamento di marmo, su cui poggia una colonna di marmo cipollino venato alta 11,81 metri, che sorregge una statua bronza raffigurante la Madonna. Questa statua è stata realizzata da Giuseppe Obici, mentre sul basamento sono collocate altre quattro statue, sempre di bronzo, che rappresentano David(opera di Adamo Tadolini), Isaia (di Salvatore Revelli), Ezechiele (di Carlo Chelli) e Mosè (di Ignazio Jacometti).
Infine, c’è un curioso aneddoto riguardante la statua simboleggiante Mosè. Il profeta qui raffigurato con una bocca piuttosto piccola, venne preso di mira da una pasquinata. Pasquino, infatti, gridava alla statua di parlare, tuttavia questa qui rispondeva con un sibilo: “Non posso!”; allora Pasquino gli intimava perlomeno di fischiare, e Mosè replicava: “Sì, fischio lo scultore!”.