Giardini Vaticani? Una perla nel cuore di Roma

A Roma, o meglio, racchiusi tra le preziose mura di un perimetro ricco di oltre 2000 anni di storia, ecco dei giardini affascinanti e insoliti.

Nello Stato più piccolo e più famoso del mondo, così limitrofo alla cosiddetta ‘caput mundi’ ecco la Città del Vaticano. Nota ai più per il Papa e la ricchezza di musei e opere d’arte e culla della Cappella Sistina, offre al pubblico anche antichissimi giardini, considerati tra i più belli del mondo.

 

Racchiudono varietà di specie botaniche esportate e donate da tutto il mondo nel corso dei secoli. Curate e cresciute in un angolo di vero paradiso …’terrestre’. Queste perle del panorama floreale vaticano sono ‘pettinate’ da maestri esperti, i giardinieri. Esiste un capo giardiniere, che risiede tra aiuole e alberi maestosi, nella ‘Casa del Giardiniere’ che si trova sotto l’Orto del Papa.

E sapete che tutto ‘questo ben di Dio’ che la natura fa crescere verde e rigoglioso occupa più di 22 ettari? L’equivalente di due terzi del territorio su cui si estende tutta la città vaticana. Lungo la fortificata cittadella, si possono ammirare anche le Mura Leonine.

I giardini infatti offrono una bella passeggiata panoramica, ottima ‘scusa’ per visitare il perimetro Vaticano, in quanto ornano e circondano tutto lo Stato. Nati nel 1279, sotto Niccolò III (Giovanni Gaetano Orsini) che dal Laterano ricostituì la residenza papale in Vaticano, i giardini furono creati come luogo di relax e meditazione. Il loro periodo di maggiore splendore architettonico è stato tra Cinquecento e Seicento. Videro il lavoro di artisti del calibro di Bramante, Antonio Tempesta e Pirro Ligorio.

E’ il periodo rinascimentale. Nascono e fioriscono fontane e giochi d’acqua, zampilli e cascatelle, statue e tempietti. Tutto un gioco di costruzioni e un susseguirsi di opere eseguite in varie epoche diverse.

Un percorso nella natura tra viali, sentieri e giardini che ‘si esprimono in lingue differenti’ e ricchi di costruzioni stilisticamente contrastanti ma pervasi da vero impegno artistico e culturale. Giardini all’italiana, all’inglese o alla francese in uno sfondo lussureggiante e scenografico. Siepi ricche di frutti o fiori e alberi secolari tra fiori affascinanti.

Da Santa Marta ci accoglie un giardino quadrato di lecci maestosi, circondati da tassi e cipressi. Proseguendo verso lo Studio del Mosaico due magnifiche magnolie alte quasi 15 metri a forma di piramide. Mentre a ridosso della chiesa di Santo Stefano degli Abissini si incontrano due esemplari di ‘Ginko Biloba’ provenienti dall’Asia. Davanti al Palazzo del Governatorato, lo stemma araldico del pontefice ‘regnante’ Benedetto XVI, è circondato da siepi di mortella e disegnato in colore oro scuro dalle ‘evonimus variegato’, piantine alte venti centimetri.

Grande mostra di piante esotiche verso il Collegio Etiopico. Fiori colorati fino al Belvedere, considerato il punto più bello da cui si gode la vista della cupola di San Pietro, davanti alla Palazzina Marconi che è sede della Radio Vaticana. Suggestiva è la ricostruzione della Grotta di Lourdes con un altare originale donato a Paolo VI. E per chiudere la visita, tra le tante fontane,più spettacolare è certamente la ‘Fontana della Galera’ del periodo di Giulio III.

Qualche curiosità: la stazione Ferroviaria Vaticana è divisa da quella italiana solo da un grosso portone di ferro. Creata nel 1929, la linea ferrata è stata utilizzata una sola volta durante il Concilio Vaticano II per portare Giovanni XXIII ad Assisi e Loreto. Poi c’è una ‘capanna cinese’ in bronzo, regalata dai cattolici cinesi: luogo preferito di Giovanni XIII. Nel 1981, dopo l’attentato a Giovanni Paolo II, fu eretto un monumento in bronzo alla Madonna di Fatima. Recentemente è stato collocato un frammento del muro di Berlino, donato a Giovanni Paolo II nel 1990 come segno di riconoscimento per l’impegno da lui profuso nell’abbattimento di ogni razzismo o divisione ideologica. Il 23 febbraio del 2007 è stata posta e inaugurata la targa che indica il tracciato del Primo Meridiano d’Italia, vicino alla Fontana dell’Aquilone. Un connubio tra scienza, e religione che ha permesso di riunire Italia e Stato Pontificio in una nuova visione del conoscere. Grazie alla collaborazione tra Governatorato Vaticano e Università ‘La Sapienza ‘di Roma sono state effettuate misure con la strumentazione GPS (Global Positioning System) per individuare e posizionare il meridiano.

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