Nascosta ai più ma situata in un angolo mozzafiato ai margini del rione Monti, anche a Roma esiste una torre inclinata. E’ la torre delle Milizie, detta anche dei Mille.
Camminando per Via Nazionale potete sbirciare verso la Salita del Grillo, osservando a destra su Largo Magnanapoli (quello con il giardinetto e le palme, rotatoria dove sbuca via IV Novembre), seminascosta appare la torre nella sua inclinazione. E’ la Turris Militiarum, che deve forse il suo nome alla presenza di un quartiere militare nelle vicinanze o ad un presidio di epoca medievale. Anche se non è mai stato dimostrato.
La sua storia è molto interessante. E’ una torre illustre, nobiliare, costruita per la famiglia dei Conti, ed è la più grande tra quelle conservate in città. Haun’altezza di 51 metri. Le fonti storiche più accreditate dicono che venne costruita dall’architetto Marchionne Aretino nei primi anni del XIII secolo. Successivamente venduta a papa Bonifacio VIII e poi alle famiglie Annibaldi e Caetani. Nel periodo del terremoto di Roma del 1348, quando la torre è di nuovo di proprietà dei Conti, il terzo ed ultimo piano pericolante viene abbattuto, la torre si inclina e diviene quasi un rudere. Alla fine del 1500 le suore domenicane di S. Caterina a Magnapoli, ‘vicine di casa’ acquistano la torre e vi annettono il loro edificio.
Nel 1880 con i cantieri per la costruzione di Via Nazionale, e con gli scavi archeologici conseguenti – ormai inevitabili in una città multistrato come Roma – la torre aumenta la sua inclinazione. Il 1911 segna la sua nomina a Monumento Nazionale, e tre anni dopo viene restaurata da Antonio Muñoz. Dal 1927 la torre fa parte dei Mercati di Traiano, Museo dei Fori Imperiali, con accesso tramite una scalinata sull’anticaVia Biberatica, ampia e antica via visitabile solo nel complesso traianeo.
Purtroppo da qualche anno la torre è nuovamente in restauro e quindi non accessibile al pubblico.
Ma sulla reale ‘data di nascita’e la cronologia storica di questa torre pendente è polemica. Dagli anni Trenta ferve la disputa sulle origini. Alcuni parlano di torre eretta dai bizantini poi rifatta nel 1230. I più parlano di Medio Evo. Altri invece la fanno risalire al II secolo dopo Cristo, costruita in massi di tufo su vecchie mura severiane, edificata quindi nell’epoca di Settimio Severo.Leggenda questa, cara ai romani soprattutto!
Chiamata infatti ‘la torre di Nerone’, si favoleggia di una storia che narra che l’imperatore avesse assistito proprio da lì all’incendio di Roma che durò sei giorni e sette notti.Cantandovi con il suo abito di scena ‘La distruzione di Troia’ tratta dall’Eneide. Una visione fantastica, molto romantica e molto romana. Anche Giosuè Carducci nelle sue Odi Barbare canta de ‘la torre di Nerone’. Una teoria che pero’ si è rivelata poco credibile e piena di ‘ buchi’.
Cenni architettonici: la torre è a pianta quadrata e ha tre corpi sovrapposti, con sviluppo a cannocchiale in altezza. In basso la parte tufacea, mentre nella parte superiore si distingue la cortina in laterizi con coronamento a merli, segno dei lavori di restauro inpiù epoche successive.
Bello lo scorcio che si gode venendo a piedi da Via Panisperna verso i Mercati Traianei e guardando piazza Venezia. In particolare all’imbrunire.
Indirizzo: Via IV Novembre Zona: Rione Trevi (Quirinale-Tritone-Barberini) a Roma centro