Basta percorrere alcune delle strade principali, come via Chiabrera e via Leonardo Da Vinci, per rendersi conto che il quartiere San Paolo non è certo meta di pittoresche passeggiate. Gli alti palazzi costruiti spesso troppo vicini l'uno all'altro, le molte auto parcheggiate distrattamente in doppia fila e la quasi totale assenza di angoli "verdi", sono senz'altro elementi che non giocano a favore della vivibilità del luogo.
L'ampliamento dell'università Roma Tre e la sempre maggiore affluenza di giovani studenti da tutta Italia hanno tuttavia sopperito, almeno in parte, all'atmosfera cupa e un po' dimessa. Negli ultimi anni sono sbocciati locali di vario genere dove si riuniscono non solo gli studenti in pausa tra una lezione e l'altra, ma anche gli impiegati e gli abitanti della zona. Nel "quartiere dormitorio" dove alle 19.00, abbassate le saracinesche di negozi e alimentari, non si avvertiva più alcuna presenza umana, è subentrata una nuova e positiva dimensione di collettività e partecipazione.
Il plumbeo grigiore di alcuni edifici è stato dunque smorzato da un rinnovato spirito di socializzazione che rende l'aria vivace e dinamica. Purtroppo è più difficile modificare la fisionomia urbanistica di un intero quartiere e i residenti sono alla ricerca di soluzioni alternative che permettano la creazione di spazi verdi e luoghi di aggregazione dove riscoprire l'importanza del contatto umano e con la natura.
Ottimo esempio di questa ricerca di spirito comunitario è rappresentato dalla Città del'Utopia. Essa è stata ricavata all'interno del bel casale in via Valeriano, originario della seconda metà del ‘700, dove il ruolo di custodi è lasciato al vigile silenzio di alcuni pini secolari. L'edificio è noto anche come Casale Garibaldi, grazie alla leggenda secondo cui l'eroe dei due mondi trovò qui ristoro per qualche giorno. Il complesso, che deve la sua sopravivvenza proprio alla leggenda garibaldina, spicca oggi violentemente nel contesto urbanistico circostante e rappresenta l'ultima traccia dell'anima rurale dell'antico quartiere che fino agli inizi del Novecento sorgeva nei pressi della Basilica di San Paolo.
Nel 2004 il casale il Municipio Xi ha concesso il casale allo SCI, Servizio Civile Italiano, che da allora promuove un progetto unico nel suo genere, con lo scopo di creare un vero e proprio laboratorio permanente dove possano essere discusse e valorizzate quattro tematiche fondamentali: la multiculturalità, la solidarietà internazionale, la dimensione internazionale permanente sul territorio e i legami fra le dinamiche globali e locali.
Della promulgazione e dell'approfondimento di questi valori si occupano volontari internazionali che oltre ad organizzare scambi culturali, campi di lavoro e momenti di riflessione sul rapporto tra economia locale e globale, si occupano di un'importante sensibilizzazione sul territorio, al fine di coinvolgere attivamente gli abitanti del quartiere e dare loro l'opportunità di maturare o consolidare una coscienza sociale comunitaria, multiculturale e internazionale. Uno degli obiettivi principali è proprio la collaborazione tra individui e l'interazione con persone svantaggiate attraverso il lavoro volontario per creare un ambiente aperto e solidale. E poichè tutti devono poter essere protagonisti del proprio territorio, nella Città dell'Utopia ognuno può offrire il proprio contributo.
C'è così chi mette a disposizione le proprie capacità manuali e si offre come "manodopera" nei lavori di ristrutturazione, altri propongono corsi di yoga, di lingua francese, spagnola, inglese, tedesca, corsi di ballo e molto altro. Non mancano serate a tema che prevedono letture di poesie, proiezioni di film, concerti, il tutto sempre accompagnato da un attento coinvolgimento delle diverse comunità che convivono nella nostra città.
Un'iniziativa curiosa e innovativa è quella del "Giardino Sperimentale dell'Utopia". Si tratta appunto di un esperimento che vuole dare la possibilità a tutti i cittadini amanti della natura e desiderosi di crearsi una piccola oasi naturale nel mezzo di un quartiere così poco verde, di collaborare alla manutenzione del bellissimo giardino che circonda la "Città". Ogni primo sabato del mese dalle 10.00 in poi, un gruppo di volontari si riunisce per lavorare al miglioramento dello spazio comune e naturalmente è gradito anche l'impegno di coloro che non dispongono di pollice verde.
"Per riappropriarsi dei sapori, perchè il cibo non è una merce" è invece il motto secondo il quale viene allestito, ogni terzo sabato del mese, un mercatino contadino dove i prodotti in vendita, rigorosamente biologici, sono acquistati direttamente dai produttori e rivenduti a "prezzo sorgente".
Forse i più distratti che ogni giorno percorrono velocemente via Leonardo Da Vinci in direzione via Silvio D'Amico per raggiungere l'ufficio o l'aula, presteranno d'ora in poi maggiore attenzione a quell'alto muro di cinta oltre il quale si erge questa città in miniatura dai grandi ideali.
La Città dell'Utopia è in via Valeriano 3F (Zona San Paolo). Per informazioni dettagliate su corsi ed eventi, consultare il sito http://www.lacittadellutopia.it