Grazie alle feste e all’hobby della cucina che l’architetto fiorentino Buontalenti coltivava con gran passione oltre al lavoro nel Granducato di Toscana, nel secolo tra ‘500 e ‘600 (a lui si deve la rifinitura finale degli Uffizi), la ricetta del gelato venne diffusa a livello europeo. Già ai tempi della corte medicea, un altro fiorentino, il macellaio Ruggeri, aveva vinto un concorso perfezionando un’antica idea culinaria, sembra già dei tempi di Plinio Il Vecchio, con lo studio di vari metodi per raffreddare le composte di acqua, zucchero e frutta, e i suoi sorbetti erano già famosi. Buontalenti poi, introdusse nella ricetta ruggeriana l’uovo, ed il successo arrivo’ immediatamente.
Si dice inoltre che costruì lui, anche la prima gelatiera. Era fatta da pale che girano grazie ad una manovella e che facevano mantecare la composta, dove al centro c’era un cilindro che conteneva il ghiaccio. E anche a lui, Buontalenti, si ricorre per i primi rudimenti di gelato al vino. Da qui poi si va a Frascati, vicinissimo a Roma, ridente località dei Castelli Romani, già nota per porchetta e vino, dove da poco è stato scoperto il gelataio Roberto che fa i moderni gelati al gusto di vino….. declinato in innumerevoli gusti!
Ai giorni nostri invece, o meglio nel secolo scorso negli anni ’60, quando il bar lo gestiva come latteria suo nonno, Roberto voleva mixare il gusto enologico della natia Frascati con quello fresco del gelato e…. finalmente il suo sogno è riuscito con l’avvento del nuovo millennio. Nella strada che va da Frascati a Monteporzio c’è il ‘Bar Hinterland’ dove potrete infatti gustare queste sue golosità. Nei vari gusti scelti, potete assaggiare il giusto tasso zuccherino del vino, studiato in ogni stagione per capire quando gli ingredienti sono pronti o ideali da essere mescolati. L’alcool infatti tende a squagliare subito il gelato se non si pone la giusta cura e le dovute dosi.
I giapponesi, che hanno scoperto questo mago gelataio grazie ad una nota fiera culinaria (prima di una lunga serie in cui spesso questo gelato va in mostra) hanno richiesto la maestria del ‘proprietario gelataio’ per insegnare ai loro gelatai come realizzare il gelato al sakè, e che a lui si deve quindi come ‘esportazione’! E oltre a questo si possono gustare fior di prelibatezze come il gelato alla grappa o al prosecco, oppure al merlot o al pinot grigio….E la linea di gelati che fa di Frascati un’ottima gita fuori porta del gusto, prende spunto dalle ricette dell’antica Roma, quella in cui si mescolava il miele col rosmarino o le noci col caramello, ma anche cannella, spezie e vino come gli antichi sapori richiedevano.
E cosa c’è di meglio con queste belle temperature tropicali? Una serata al fresco magari in una tipica fraschetta e poi un gelato enologico, passeggiando per Frascati? Provare per gustare!