Calcata è uno dei borghi medioevali più suggestivi del Lazio e probabilmente di tutta Italia. Meta di rilassanti scampagnate fuori porta ed inserita nello splendido Parco del Treja, è la location in cui da parecchi anni numerosi artisti hanno scelto di trasferirsi definitivamente, trovando qui una perfetta fonte di ispirazione per le loro opere di vario genere, artigianato, pittura, scultura. Anziché giungere a Calcata con la macchina, si può partire a piedi dal borgo limitrofo di Mazzano Romano o dalle suggestive Cascate di Monte Gelato, e con una facile passeggiata attraverso la Valle del Treja arrivare fino all’arco di ingresso del borgo.
Sulla piazza, proprio davanti all’arco, è situato il Circolo Vegetariano. Insieme all’Associazione APAI (Associazione per la promozione delle arti in Italia), il Circolo ha promosso una serie di eventi che si terranno all’interno di una manifestazione culturale intitolata “Il Sole Invitto”. Gli eventi si terranno nel periodo compreso tra il giorno dell’Immacolata Concezione (8 dicembre 2009) e la ricorrenza dell’Epifania (6 gennaio 2010).
La manifestazione è incentrata attorno ad una mostra d’arte collettiva sul tema del Solstizio d’inverno e del legame che questo evento astronomico ha con la festa del Natale. Allestita presso il centro storico di Calcata, nel “Centro Visite del Parco del Treja”, rimarrà in mostra fino al giorno della Befana esponendo il lavoro degli artisti di Calcata e dell’APAI insieme a quelli dei piccoli alunni della Scuola Comunale Elementare del borgo.
Lo stretto legame tra Natale e solstizio invernale ha origini pagane e può essere spiegato riportando ai significati latini dei due termini e attraverso le leggi che governano i moti astronomici, leggi già note in tempi antichi. Natale significa letteralmente “nascita”, mentresolstizio deriva dal termine solstitium, che significava “sole fermo”.
Il culto del Sol Invictus (“Sole invitto”) ebbe origine in Egitto e Siria, dove a mezzanotte veniva solennemente celebrata la nascita del Sole, partorito dalla Vergine, evidente simbolismo rappresentante la vittoria della luce sulle tenebre. La dicitura era utilizzata nel tardo Impero Romano come appellativo religioso per tre diverse divinità: Mitra, Eliogabalo e Sol. A Roma, il culto acquisì via via importanza a partire dall’impero di Eliogabalo, che fece costruire sul Palatino un tempio in onore della divinità. Anche dopo la sua morte, per quasi un secolo sulle monete continuò ad essere ritratto il volto degli imperatori, con la testa ornata dalla corona radiata. Ma fu probabilmente durante Aureliano che il culto del Sol Invictus raggiunse il suo apice, con la consacrazione del tempio avvenuta il 25 dicembre 274, durante una festa che prese il nome di “Dies Natalis Solis Invicti” (“Giorno della nascita del Sole Invitto”). In tal modo, il Sole divenne la divinità più importante e l’imperatore stesso iniziò ad indossare una corona radiata durante gli eventi ufficiali. Infine, papa Giulio I ufficializzò il 25 dicembre come data del Natale nell’anno 337.
La celebrazione del Dies Natalis Solis Invicti avveniva in corrispondenza della “rinascita del sole” quando, dopo il solstizio d’inverno, la durata del giorno iniziava di nuovo ad aumentare. Nel nostro emisfero, tale inversione avviene tra 22 e 24 dicembre. Stesso discorso vale per il solstizio d’estate, corrispondente al momento di maggiore durata del giorno rispetto alla notte. Notoriamente, il giorno dei solstizi è il 21 (dei mesi di dicembre e di giugno), ma la cosiddetta “inversione apparente” del moto solare rende visibile il fenomeno solo il terzo o quarto giorno successivo al 21. Durante il solstizio d’inverno, appunto, nell’emisfero boreale il Sole raggiunge il minimo di luce e calore, un momento simbolico che corrisponde all’imminente baratro dell’oscurità, da cui ritorna però vincitore il giorno successivo, il 25 dicembre. Questa spiegazione scientifica basata sui moti astronomici spiega per quale motivo una stessa data, quella in cui si festeggia il Natale, una momento celebrativo con significati diversi per paesi e culture molto distanti tra loro.
Il programma della manifestazione prevede una serie di appuntamenti che alternano le celebrazioni del culto religioso della cristianità con incontri dedicati ai festeggiamenti natalizi e ad una basilare introduzione alle scienze che studiano il moto dei pianeti e delle stelle. L’inaugurazione della manifestazione di Calcata è avvenuta il pomeriggio dello scorso 8 dicembre, con la presentazione dei lavori degli artisti e dei disegni dei bambini, accompagnata da poesie e canzoni, e seguita da un incontro col pubblico intervenuto, alla presenza di Gianni Di Giovanni, presidente del Parco del Treja, Paolo D’Arpini (organizzatore della manifestazione), Laura Lucibello (dell’associazione APAI), Enrico Valbonesi (esperto in materia di antigravità).
Il 9 dicembre è stata celebrata la Madonna di Loreto, prendendo spunto per parlare di antigravità e levitazione. Infatti, la tradizione calcatese racconta che, tornando dal viaggio in Terra Santa, il 9 dicembre la Madonna abbia sorvolato Calcata sorretta da uno stuolo di angeli.
Le prossime date da segnare sul calendario per una originale gita fuori porta sono le seguenti:
13 dicembre: presso il centro Visite viene festeggiata Santa Lucia, la protettrice dell’intelligenza umana, e viene celebrato il plenilunio di dicembre.
20 dicembre: alle 16.00, presso il centro Visite viene presentato il programma del prossimo anno e, a seguire, un interessante incontro centrato sulla spiegazione del significato del solstizio d’inverno.
24 dicembre: con inizio alle 19.00 in via del Fontanile, presso il Circolo Vegetariano, “Natale dei senza famiglia”. Ciascun partecipante è invitato ad intervenire portando cibi vegetariani e dolci. Il convivio avverrà in una suggestiva atmosfera a lume di candela, accompagnato dal racconto di poesie e da una meditazione natalizia.
31 dicembre: alle 17.00, appuntamento di nuovo al Circolo Vegetariano, per iniziare la preparazione del Tempio e la raccolta del legname necessario per accendere e mantenere acceso il fuoco. Alle 20.00, convivio presso il Circolo, con i cibi vegetariani portati da tutti i partecipanti. Alle 22.00, partenza per la suggestiva passeggiata notturna nella valle del Treja. Infine, a mezzanotte, ritrovo davanti al fuoco presso il Tempio della Spiritualità della Natura, dove verrà celebrata una cerimonia benaugurale per l’anno nuovo seguita da una meditazione.
6 gennaio 2010: giornata di chiusura della manifestazione. Si inizia alle 11.00, con la “Befana degli Animali”. Partendo dal Circolo Vegetariano, durante la passeggiata nella Valle del Treja verranno distribuiti agli animali pane secco e altri cibi. Nel primo pomeriggio, nella piazza Umberto I del borgo, i piccoli della Scuola Elementare di Calcata canteranno canzoncine alla Befana e successivamente scarteranno piccoli regali simbolici.
Per richiedere informazioni sul programma e gli eventi della manifestazione:
Tel. 0761.587200 e 333.5994451
Email: circolo.vegetariano@libero.it e info.apai@virgilio.it
Sito web: www.circolovegetarianocalcata.it