Situata nel cuore di Roma, la Basilica di Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali maggiori, nonché un simbolo della grandezza artistica e spirituale della Città Eterna. Autentico capolavoro, domina la sommità del colle Esquilino ed è l’unica basilica romana ad aver conservato, nonostante gli interventi successivi, la sua originaria struttura paleocristiana, arricchita nel corso dei secoli da straordinarie aggiunte artistiche e architettoniche.
Scopriamo insieme la sua storia, le sue meraviglie architettoniche e perché è una meta imperdibile per i turisti.
Una Basilica leggendaria
La costruzione della Basilica risale al IV secolo e, secondo la leggenda, è stata ispirata da un sogno. Secondo la tradizione, tutto ebbe inizio in una calda notte d’agosto del 352 d.C.. Il ricco patrizio romano Giovanni e sua moglie, privi di eredi, decisero di dedicare una chiesa alla Vergine Maria. Si narra che la Vergine Maria apparve a Papa Liberio e a Giovanni nella stessa notte, indicando loro di edificare una chiesa dove fosse caduta la neve, in pieno agosto. Papa Liberio, recatosi sull’Esquilino la mattina seguente, trovò il colle coperto di neve. Il Papa tracciò il perimetro della futura basilica, che fu costruita grazie al contributo economico del patrizio romano. Ogni anno, il 5 agosto, questo episodio viene rievocato con la celebrazione del “miracolo della neve”. Durante la cerimonia, una pioggia di petali bianchi viene liberata dalla sommità della basilica.
Architettura e capolavori da non perdere
L’impianto originale della Basilica, ispirato ai principi ellenistici di Vitruvio, richiama le basiliche imperiali del II secolo d.C., con una struttura che comprende una navata centrale alta e ampia, due navate laterali e un’abside semicircolare. Le colonne di marmo che sostengono la navata provengono probabilmente da edifici romani preesistenti e furono uniformate dall’architetto Ferdinando Fuga nel XVIII secolo.
Un trionfo di mosaici
Entrando, si rimane incantati dai mosaici dorati del V secolo, tra i più antichi di Roma, che raccontano scene bibliche e trasmettono un senso di eternità e sacralità. La navata centrale, invece, è decorata con mosaici vividi e dinamici che narrano eventi dell’Antico Testamento, come il passaggio del Mar Rosso.
L’arco di trionfo e il catino absidale
L’arco di trionfo è decorato da Storie dell’infanzia di Gesù, un ciclo di mosaici del periodo di Papa Sisto III, tra cui l’Adorazione dei Magi.
Nel catino absidale, il mosaico firmato da Iacopo Torriti (XIII secolo) rappresenta la Incoronazione della Vergine: è un capolavoro che incanta per la sua delicatezza e precisione.
Questi mosaici celebrano la Vergine Maria come Theotokos (Madre di Dio) ed intrecciano abilmente le narrazioni dell’Antico e Nuovo Testamento, offrendo una visione unitaria della Bibbia cristiana.
Il primo presepe della storia
Tra i tanti tesori custoditi nella basilica spicca un’opera unica: il primo presepe inanimato della storia, realizzato da Arnolfo di Cambio, celebre scultore toscano. Questa “Natività”, risalente al XIII secolo, rappresenta un passaggio fondamentale nell’arte sacra, anticipando la tradizione del presepe che oggi conosciamo.
Le trasformazioni nei secoli
La basilica ha subito profonde trasformazioni tra il XVI e il XVII secolo. Fu grazie ai papi Sisto V e Paolo V che nacquero le due cappelle laterali monumentali, la Sistina e la Paolina, autentici gioielli architettonici. A destra della facciata venne inoltre edificato il palazzo che ancora oggi arricchisce il complesso.
Tra il 1670 e il 1676, l’architetto Carlo Rainaldi ridisegnò l’abside, donandole le forme imponenti che possiamo ammirare oggi.
La Cappella Sistina (no, non quella della Città del Vaticano!)
Nel transetto destro si trova una cappella chiamata Cappella Sistina, dedicata al Santissimo Sacramento e realizzata per volere di Papa Sisto V. È un luogo intimo, dove la luce si riflette sulle decorazioni in marmo e oro.
La Cappella Paolina e la Salus Populi Romani
La Cappella Paolina, o Cappella Borghese, conserva l’icona mariana Salus Populi Romani, ritenuta miracolosa e simbolo di protezione per il popolo romano. Questo dipinto, secondo la tradizione, sarebbe stato realizzato da San Luca. Papa Francesco, profondamente devoto, visita spesso l’icona prima e dopo i suoi viaggi apostolici.
Un luogo di fede e arte
Santa Maria Maggiore non è solo un capolavoro architettonico, ma anche un luogo di profonda spiritualità. Qui si conservano reliquie della culla di Gesù, o Santa Culla, dove si trovano frammenti della mangiatoia di Gesù custoditi nella cripta della Natività. Inoltre, la basilica è stata testimone di eventi storici e spirituali, come i solenni funerali di Papa Paolo VI e Giovanni Paolo I.
Il soffitto a cassettoni
Non dimentichiamo il magnifico soffitto a cassettoni, risalente al pontificato di Alessandro VI Borgia (1492-1503),realizzato con l’oro donato dalla Spagna dopo la scoperta delle Americhe. Ogni dettaglio parla di potere e bellezza.
Il campanile più alto di Roma
Il campanile, costruito nel XIV secolo, è il più alto della città, con i suoi 75 metri di altezza. La sua presenza imponente svetta sulla Piazza Santa Maria Maggiore, dove si erge anche la colonna con capitello corinzio, opera di Carlo Maderno, recuperata dalla Basilica di Massenzio.
La Basilica oggi: tradizione e spiritualità
Oltre ad essere uno scrigno d’arte, Santa Maria Maggiore è un luogo di intensa spiritualità. Il 15 agosto, il papa celebra qui la Festa dell’Assunzione di Maria. La Basilica è anche legata al titolo di Protocanonicato del Re di Spagna, un riconoscimento che risale a secoli fa.
Una tomba speciale
Papa Francesco ha scelto di essere sepolto accanto all’icona della Salus Populi Romani, rompendo la tradizione delle sepolture papali in Vaticano.
Perché visitare Santa Maria Maggiore?
Che tu sia un appassionato d’arte, un fedele o un semplice viaggiatore curioso, la Basilica di Santa Maria Maggiore offre un’esperienza unica. La sua posizione centrale, a pochi passi dalla stazione Termini, la rende facilmente accessibile. Prenditi il tempo per ammirare ogni angolo, magari con una guida locale, e lasciati affascinare dalla storia che si respira.
Informazioni utili
- Orari di apertura: 7:00 – 19:00
- Costo: L’ingresso alla basilica è gratuito, ma alcune cappelle potrebbero richiedere un biglietto.
- Come arrivare: Linea Metro B (fermata Cavour) o diverse linee autobus dalla stazione Termini.