L’ottavo rione di Roma è denominato Sant’Eustachio e proprio qui, precisamente in via di Torre Argentina, si trova la chiesa dei Santi Benedetto e Scolastica all’Argentina.
Tale chiesa è quella nazionale dei nursini, ossia di coloro che provengono da Norcia, città in provincia di Perugia. Costoro, infatti, nel XVII secolo decisero di edificare a Roma un’Arciconfraternita intitolata ai due santi fratelli nati a Norcia e costruirono un oratorio nel 1625. Tuttavia questo edificio è conosciuto pure col nome di San Benedetto della ciambella. Il perché ce lo spiega Mariano Armellini:
“Il cardinale della Valle, incapricciandosi di cavar tesoro, fece cavare nelle terme di M. Agrippa nelle quali vi trovò una gran corona civica imperiale di metallo dorato, e perché avea simiglianza di certe ciambelle che a quel tempo si vedevano per Roma, quelli cavatori dissero: ecco una ciambella; e per avere la mancia corsero al cardinale dicendoli: havemo trovato una ciambella di bronzo, e di lì a poco venendoci ad abitare un oste fece per insegna la detta ciambella; ed in questo modo è stato sempre chiamato la ciambella.”
La facciata della chiesa dei Santi Benedetto e Scolastica all’Argentina presenta tale scritta: “Divis Benedicto et Scholasticae patronis ordo et populus nursinus”(ovvero la magistratura ed il popolo di Norcia ai santi patroni Benedetto e Scolastica). L’edificio è caratterizzato da una sola navata con finte colonne dipinte alle pareti, e la scritta “Felix Nursiae tellus quae talem genuit alumnun” (O fortunata terra di Norcia che ha generato un tale figlio); vi sono inoltre raffigurati dipinti e decorazioni ottocentesche dei papi restauratori, ossia Pio IX e Leone XIII.