Sulla sponda destra del Tevere si trova il rione Borgo e proprio qui vi è la chiesa dei Santi Michele e Magno, la quale è stata edificata nel XII secolo.
Innanzitutto, perché questa dedica? Ciò è riportato per la prima volta in una bolla papale di Leone IV, dove si fa capire che risalirebbe al IX secolo, appartenendo all’antico gruppo etnico dei Frisoni (provenivano dalla Germania) e, per l’esattezza, ad una loro schola. Che cos’è allora una schola? Si tratta di associazioni di tipo caritatevole ed assistenziale nei confronti dei pellegrini che venivano a Roma per visitare la tomba dell’apostolo Pietro. I Frisoni decisero di edificare proprio una chiesa, dedicandola a San Michele arcangelo. L’edificio però venne completato soltanto nel XII secolo, assumendo però pure il nome di San Magno, questo perché ospitò le sue reliquie.
All’esterno notiamo una doppia scalinata: la prima “Scala santa”, inserita all’interno di un palazzo; la seconda, esterna, segnalata, sulla strada, da un arco a tutto sesto in mattoni. L’interno dell’edificio è a tre navate ed in stile barocco. La copertura di quella centrale è con soffitto a cassettoni dipinti, mentre quella delle navate laterali è caratterizzata da una volta a crociera. Il presbiterio, invece, occupa la parte fondale della navata e l’abside. All’interno di quest’ultima si trova l’altare maggiore barocco. Inoltre, vi è un organo a canne proveniente dalla cappella del Coro della Basilica di San Pietro e costruito nel XVIII secolo.