“Deo Optimo Maximo in honorem Sanctae Gallae Viduae – Anno Domini MCMXL”: questa è l’iscrizione che compare sopra l’architrave del colonnato della chiesa di Santa Galla in zona Ostiense.
Tale edificio è dedicato alla memoria di Santa Galla, figlia di Quinto Aurelio Memmio Simmaco e sorella di Rusticiana moglie di Severino Boezio.
L’inizio della sua costruzione risale al 1940 ed il progetto venne affidato all’architetto romano Tullio Rossi, che ha realizzato anche diversi altri edifici romani, fra cui il Collegio Capranica alla Camilluccia, Villa Ricci Bartoloni sull’Appia Antica e Villa Falconi a Forte dei Marmi.
La facciata è a copertura a salienti, mentre il sagrato è delimitato da un colonnato in travertino ed un finestrone presenta lo stemma di Papa Pio XII. Vi è poi una torre campanaria che termina con una croce. L’interno della chiesa è a tre navate suddivise da colonne di marmo rosso. Si nota la cappella del Santissimo Sacramento, dove è rappresentata la scena della cena di Emmaus. Da menzionare pure una tela del XVII (proveniente dall’antica chiesa di Santa Galla demolita negli anni ’30 per poter allargare via del Teatro Marcello) simboleggiante la Visione di santa Galla. La chiesa ha poi un organo a canne con trasmissione del tutto meccanica, costruito da Bartolomeo Formentelli. Due sono i pontefici che hanno visitato questa chiesa: Paolo VI nel 1966 e Giovanni Paolo II nel 1981.