Nel rione Esquilino si trova la chiesa di santa Bibiana, dedicata appunto alla santa vergine e martire del IV secolo.
C’è da dire che un’antica tradizione ha stabilito che la chiesa sia stata fondata , nel 363, grazie all’impegno di una matrona romana, una certa Olimpina, sulla casa dove Bibiana avrebbe poi subito il martirio durante le persecuzioni dell’imperatore romano Giuliano. Tale edificio sarebbe sorto nei pressi degli Horti Liciniani, giardini situati proprio sul colle Esquilino.
Prendendo in considerazione, però, il cosiddetto Libro dei Papi (Liber Pontificalis), la chiesa sarebbe stata edificata nel 467, ai tempi di Papa Simplicio. La chiesa poi venne restaurata, nel 1224, per volere di Papa Onorio III. Nel Seicento, però, ci furono grandi lavori e questo per celebrare il Giubileo. Tutto ciò interessò anche tale chiesa che, sotto la direzione del geniale Gian Lorenzo Bernini, cambiò ancora aspetto. Egli decise di rifare la facciata e di progettare una statua della santa e due cappelle.
La chiesa presenta tre navate e su ciascuna di esse si apre una cappella. Quella di sinistra è stata realizzata da Vincenzo Pacetti, quella di destra è stata eretta per celebrare la famiglia Petroni (si può, infatti, notare lo stemma al centro dell’arco di ingresso). Le pareti della navata centrale sono ricoperte da dipinti di grandi e celebrati artisti. Vi è un ciclo pittorico del celebre Pietro da Cortona ed un altro di Agostino Ciampelli. Al di sopra dell’altare c’è la bellissima statua del Bernini, che raffigura la santa che regge una palma, simbolo del martirio.
La chiesa di santa Bibiana è sede parrocchiale dal 1953.