In Italia esiste una sola chiesa dedicata al santo bretone Macuto e, precisamente, si trova nella Capitale nel rione Colonna e vicino al Collegio San Roberto Bellarmino della Compagnia di Gesù.
Tanti i proprietari che, nei secoli, si sonno avvicendati nella gestione di tale chiesa romana. Nella seconda metà del XIII secolo, ad esempio, dipendeva da San Marcello al Corso, successivamente passò nelle mani dei domenicani. Nel 1539 divenne poi di proprietà della Confraternita dei Bergamaschi, ma a metà del Settecento Papa Benedetto XIII decise di affidare la chiesa ai gesuiti. Dal 1942, infine, fa parte integrante del Collegio Bellarmino.
Ma chi era San Macuto? Egli fu discepolo di San Brendano e divenne vescovo di Aleth in Bretagna, dove viene lì venerato come santo. Il 15 di novembre è il giorno dedicato alla celebrazione di questo santo. La diffusione capillare del suo culto portò alla dispersione delle reliquie nel X secolo, e questo a causa delle invasioni normanne.
La chiesa di San Macuto è a navata unica e la sua facciata venne edificata nel Cinquecento, grazie ad un progetto di G. A. de Galvani. L’interno presenta una volte a botte realizzata dall’architetto Benedetto Piernicoli. Si possono notare i dipinti di Michelangelo Cerruti, artista del barocco. Ricordiamo: “la Vergine che appare a San Macuto”, “Il Sacro Cuore adorato dai Santi” Nepomuceno e Gonzaga” e la “Gloria di San Giueseppe”.