Il centro storico di Roma è ricco di monumenti straordinari ed un ruolo non indifferente lo occupano le chiese, alcune dei veri e propri gioielli artistici ed architettonici. Vicino a Piazza di Spagna, uno dei luoghi turistici più rilevanti, c’è proprio la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte.
Il nome dell’attuale Basilica deriva dalla primitiva chiesa, chiamata proprio Sant’Andrea “infra hortus in Pincis”, a causa della zona rurale circostante. La chiesa era, in principio, sede nazionale degli scozzesi. Nel 1585, però, la struttura venne ricostruita dall’Ordine dei Frati Minimi di Francesco di Paola, rispettando il volere del Pontefice del periodo, ovvero Sisto V. La realizzazione venne affidata a Gaspare Guerra, ma la facciata venne comunque completata a metà dell’Ottocento da Pasquale Belli, grazie ad una speciale donazione di Ercole Consalvi, cardinale e Segretario di Stato sotto Pio VII. Da ricordare assolutamente il grande lavoro svolto da Francesco Borromini con la realizzazione, nel 1667, del campanile a due ordini e della cupola. Suggestiva è, senza dubbio, l’opera chiamata “Angeli con i simboli della Passione” di Gian Lorenzo Bernini, scolpita per indicazione di Papa Clemente IX. Inizialmente questo capolavoro doveva essere collocato su Ponte Sant’Angelo. Nel 1729, per il volere degli eredi del Bernini, la statua venne donata, tuttavia, proprio alla chiesa. Infine occorre citare le altari, ovvero quella di sinistra che venne progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli, e quella di destra, invece, da Filippo Barigioni, sempre un altro architetto.