Il quartiere cosiddetto “africano” è una zona ricca di negozi e spesso è intasata dal traffico; durante le festività natalizie è difficile perfino camminare. Nel fulcro del quartiere c’è la chiesa di Santa Emerenziana, situata proprio nella piazza omonima.
La parrocchia è stata edificata nel 1942, ma il suo progetto risale due anni prima. L’architetto Tullio Rossi è stato colui che si è occupato della direzione e organizzazione dei lavori. Rossi è celebre anche per avere realizzato molte ville come, ad esempio la Ricci Bartolini, sull’Appia Antica, e il Collegio Capranica, nei pressi della Camilluccia.
Pio XII è stato il pontefice che ha ordinato l’edificazione di questa chiesa. Il 28 novembre del 1942 la parrocchia venne, quindi, consacrata. Caratteristica della facciata è proprio lo stemma di Pio XII e l’anno della consacrazione si può notare sopra la porta centrale. Sicuramente la parte della chiesa che attira immediatamente l’attenzione di chi vi entra per la primissima volta, è l’abside con il mosaico, denominato “Esaltazione della Chiesa”, realizzato dal francescano Ugolino da Belluno. Al centro del mosaico vi è Cristo e, vicino, la Madonna e Santa Emerenziana. Sopra queste figure vi sono raffigurati degli astri e degli animali, quasi ad indicare un particolare “cantico delle creature”. Infine, è opportuno citare il Trittico eseguito, nel 1944, dalla pittrice Olga Biancitti e recentemente restaurato. Tale Trittico vuole simboleggiare Santa Emerenziana in gloria, accolta in cielo dagli angeli ed osservata con ammirazione dai genitori e da alcuni giovani, che si trovano accanto al sarcofago di Santa Agnese.