La chiesa di Nostra Signora de La Salette, la cui edificazione risale agli anni ’60, si trova in zona Gianicolense, per la precisione a piazza Madonna de La Salette.
Del progetto, in particolare, se ne occuparono gli architetti Ennio Canino e Vivina Rizzi. C’è da dire subito che tale chiesa è dedicata, com’è facile presumere, alla Madonna di La Salette, che corrisponde all’appellativo con cui la Chiesa venera la Vergine Maria in seguito ad alcune apparizioni avvenute in Francia a metà dell’Ottocento (il 19 settembre 1846, su una montagna vicina al villaggio di La Salette-Fallavaux, due ragazzi, una pastorella di quindici anni di nome Mélanie Calvat ed un giovane pastore di undici anni di nome Maximin Giraud, furono coinvolti proprio in alcune apparizioni della Madonna, chiamata da loro “bella Signora”). Tale chiesa, inoltre, si avvale del titolo cardinalizio “Nostra Signora de La Salette”, istituito da Papa Paolo VI nella primavera del 1969.
La facciata è suddivisa in due terrazzamenti: sul primo è collocata l’entrata, mentre il secondo si caratterizza per alte vetrate che fanno da sfondo alla statua della Madonna titolare. Per quanto riguarda l’interno, è a pianta circolare con pareti in laterzio. La chiesa poi è affiancata da un campanile, uno dei più alti presenti nella Capitale.
Infine, un giudizio dello scrittore Mauro Quercioli: “Nostra Signora de la Salette da molti è giudicata un caposaldo dell’architettura sacra dei nostri giorni.”