La chiesa della Gran Madre di Dio si trova a Via Cassia 1, in corrispondenza di Ponte Milvio ed è stata voluta da Papa Pio XI , nel 1931, in ricordo delle celebrazioni indette per commemorare il XV centenario del Concilio di Efeso, dove si discusse della comprensione dell’unità di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo e, soprattutto, della verginità eterna di Maria (contro l’eresia di Nestorio).
Ad occuparsi del progetto fu l’architetto ed ingegnere Cesare Bazzani, tuttavia venne realizzato da Clemente Busiri Vici. La consacrazione avvenne invece nel 1933, anno del Giubileo straordinario della Redenzione ed alla vigilia di un’importante solennità mariana, ovvero la festa dell’Immacolata Concezione.
All’interno del frontone troviamo lo stemma di Pio XI e tale iscrizione: “Praecelsae Dei Genitrici Dicatum” (ossia “Dedicato alla Gran Madre di Dio”). La chiesa si presenta dentro con una pianta a croce greca con un ingresso centrale a colonne e due laterali incastonati in elementi curvilinei di pregevole effetto, mentre nell’abside semicircolare si aprono cinque finestre a tutto sesto, sopra le quali, entro una cornice, vi è l’iscrizione: “Sancta Maria, mater Dei, ora pro nobis” (“Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi”).
Il pavimento, invece, è in marmo di Carrara. Nel corso degli anni è stato realizzato da Federico Morgante un affresco nel catino absidale.
Infine, il titolo cardinalizio di Gran Madre di Dio è stato istituito nel 1965.