A piazza Farnese si affacciano diversi edifici, quali Palazzo Farnese, Palazzo del Gallo di Roccagiovane, Palazzo Mandosi Mignanelli, il convento e la chiesa di Santa Brigida. È proprio di quest’ultima che vogliamo adesso un po’ parlare.
Tale edificio prende il nome da Santa Brigida che, assieme a sua figlia Caterina, vi abitarono fino al 1350. Dopo la morte della santa, la casa venne affidata al monastero svedese di Vadstena ed amministrata da un rettore. Nel corso del ‘500 il complesso passò prima alle Convertite di Santa Maddalena e poi al re di Svezia Sigismondo III Vasa. Nel ‘600 avvenne, invece, un primo restauro, mentre la chiesa attuale si deve al profondo rifacimento avvenuto nel corso del secolo successivo, per opera dell’architetto Pietro Giacomo Patriarca. Durante l’Ottocento, ci furono cospicui interventi di restauro ed ammodernamento, stavolta per volere delle carmelitane.
Nella facciata troviamo le statue di santa Brigida e santa Caterina, realizzate da Andrea Fucigna. L’interno presenta una sola navata, mentre la volta è dominata dalla “Gloria di santa Brigida”. Nei pressi dell’altare vi è il “monumento funebre di Nils Bielke”, realizzato dallo scultore Tommaso Righi e il dittico con “Santa Brigida e santa Caterina”, sormontato da un clipeo con “San Giuseppe ed il Bambino”, tutte opere realizzate in stile medievale dal pittore Eugenio Cisterna.
Oggi Santa Brigida è riconosciuta come la chiesa nazionale degli Svedesi.