La chiesa di Santa Dorotea, chiamata pure dei Santi Silvestro e Dorotea, si trova nel centro storico, zona Trastevere. Prima della chiesa attuale, sullo stesso luogo, vi era un edificio medievale attestato da una bolla papale. Ecco il brevissimo estratto: “Sancti Silvestri iuxta portam Septimianam” (conosciuta nel XIV secolo con la denominazione di San Silvestro della malva).
Questa chiesa però venne distrutta e si decise di costruirne una completamente nuova per poterla dedicare a Santa Dorotea. Chi è questa santa? Si tratta di una giovane martire decapitata durante gli anni di Diocleziano imperatore (tutto ciò è attestato nel Martyrologium Hieronymianum, il più antico catalogo di martiri cristiani della Chiesa latina). L’edificazione risale sul finire del Quattrocento, mentre nel 1738 venne affidata ai Padri conventuali, che decisero, tuttavia, di ampliarla notevolmente e di modificarne gran parte della struttura.
All’interno della chiesa troviamo gli affreschi raffiguranti le “Storie di Santa Dorotea e dei santi francescani”, ad opera di Gaetano Bocchetti. Nella pala d’altare possiamo trovare la tela “Santa Dorotea e San Silvestro” realizzata da Michele Bucci. L’altare del braccio destro del transetto ospita la pala “Sant’Antonio” di Lorenzo Gramiccia, mentre in quello del braccio di sinistra vi è l’opera di Liborio Marmorelli, “Estasi di San Francesco”.
Infine, sulla facciata della chiesa viene riportata tale iscrizione, che ricorda i due santi a cui anticamente fu dedicata la chiesa: “Omnipotenti Deo in honorem S.S. Sylvestri Papæ ac Dorothæ Virginis et Martyris” (“A Dio onnipotente in onore dei Santi Silvestro papa e Dorotea vergine e martire”).