Nel quartiere Portuense si trova la chiesa di Santa Silvia, la cui edificazione risale alla metà degli anni Sessanta, su progetto dell’architetto Francesco Fornari.
“Santa Silvia” è però anche un titolo cardinalizio, istituito da Papa Giovanni Paolo II nel 2001. La patrona (520 – 592), moglie del senatore Gordiano e madre del futuro Papa Gregorio I, ha deciso di seguire la regola benedettina e di dedicare tutta la sua vita all’aiuto dei malati ed alla meditazione.
Prima dell’ingresso vi è un portico aperto sorretto da quattro pilastri e sormontata da una croce in ferro. La facciata, invece, è caratterizzata da una vetrata che richiama alcuni passi del Vangelo, ossia la parabola delle dieci vergini e quella del giudizio finale. Santa Silvia ha una sola navata e l’abside è contrassegnato da un mosaico raffigurante un crocifisso con ai piedi la Vergine Maria e l’apostolo Giovanni e si possono notare anche Santa Silvia e Papa Gregorio Magno. Nella parte sotto la cantoria, inoltre, vi è collocato un gruppo di statue bronzee realizzate dallo scultore Augusto Poderosi, che raffigurano Papa Gregorio inginocchiato di fronte alla croce e, alle sue spalle, domina la figura di Santa Silvia.
Ricordiamo, infine, che tale chiesa è stata visitata da due pontefici, precisamente da Paolo VI nel 1974 e da Giovanni Paolo II nel 1990.