La chiesa di Santa Maria in Trivio, la cui origine risale al Seicento, si trova nel rione Trevi, precisamente in piazza dei Crociferi.
All’inizio, però, aveva altra denominazione, ovvero Santa Maria in Xenodochio o, più semplicemente, in synodo, questo a causa della vicinanza con l’ospizio per ammalati e pellegrini, fondato secondo la tradizione dal generale di Giustiniano, Belisario, che liberò l’Italia dai Goti nel 537. Il nome cambiò comunque nel XV secolo, divenendo appunto Santa Maria in Trivio.
Nel 1571 la chiesa passò nelle mani dell’ordine dei Crociferi (da qui il nome della piazza circostante), che affidarono la ricostruzione dell’edificio all’architetto Giacomo Del Duca; successivamente venne gestita dai Camilliani, dai Caracciolini e dai Missionari del Preziosissimo Sangue, che se ne occupano pure oggi.
La chiesa presenta unica navata con un abside e quattro cappelle laterali. Diverse le opere d’arti presenti in tale edificio. In primo luogo, c’è la volta affrescata da Antonio Gherardi con una serie di raffigurazione riguardanti la Madonna.
Nelle quattro cappelle di destra, ricordiamo l’altare dedicato alla Madonna del Preziosissimo Sangue, il cui quadro à attribuito a Pompeo Batoni, “scene della Passione”, ad opera di Francesco Grimaldi ed una tavola con “Madonna col bambino” risalente al XV secolo.
Nelle quattro cappelle di sinistra, invece, vi è la tela raffigurante il “Martirio di San Cleto” di Cosimo Piazza, quella che ritrae “Santa Maria Maddalena comunicata dall’angelo” di Luigi Scaramuccia e l’urna con le spoglie del fondatore della Congregazione a cui appartiene la chiesa, ossia Gaspare del Bufalo, divenuto santo nel 1954.
Infine, nel soffitto della sacrestia si può ammirare l’affresco raffigurante il “Trionfo della croce”, opera di Bartolomeo Morelli.