La chiesa di San Giovanni in Pigna, che si trova proprio nel rione denominato Pigna, era dedicata all’origine ai santi martiri Eleuterio e Genesio, mentre poi è divenuta diaconia di San Giovanni della Pigna.
La sua edificazione risale al III secolo poi, essendo decaduta, è stata ricostruita nel Cinquecento per volere di Papa Gregorio XIII, che decise di affidarla all’Arciconfraternita della Pietà verso i carcerati. I lavori, guidati dall’architetto Torroni, terminarono nel 1624 e la chiesa assunse il titolo di Sancti Ionanis de Pinea. Alla fine dell’Ottocento, Papa Pio IX la concesse alla Società Salesiana di San Giovanni Bosco, l’istituto religioso che vede tra le proprie fila i Salesiani. Infine, nel 1986, Giovanni Paolo II decise di farla diventare diaconia di San Giovanni della Pigna. Ma perché questa particolare denominazione? L’appellativo della Pigna fa riferimento alla grande pigna di granito scoperta nella zona, oggi conservata nel Cortile della Pigna all’interno del Vaticano. La chiesa è a navata unica e ci sono ben quattro altari laterali due per lato, che sono dedicati rispettivamente a Sant’Eleuterio, San Genesio di Arles, alla Madonna e l’ultimo a Santa Teresa d’Ávila.
Da segnalare, alla fine, un organo a canne risalente al XVIII secolo e restaurato nel 2007, anno pure dei lavori che hanno ripristinato l’originale cromia degli esterni.