Nel cuore di Trastevere si trova la Chiesa di Santa Maria della Scala, la cui edificazione risale ad un periodo a cavallo fra XVI e XVII secolo.
Il perché della sua edificazione va fatta risalire alla Madonna della Scala o, meglio, alla sua icona che sarà poi custodita nel transetto della chiesa, insieme ad una statua di San Giovanni della Croce. Una leggenda narra che, sul finire del Cinquecento, questa immagine collocata sulla scala di una casa vicina, avrebbe miracolosamente guarito un bambino deforme dopo le preghiere incessanti di sua madre.
Nell’Ottocento, però, la Chiesa di Santa Maria della Scala venne adibita ad ospedale.
Al di sopra del portale si può ammirare una nicchia, che ospita la statua della Madonna con Bambino realizzata da Francesco di Cusart.
L’altare maggiore, sormontato da un baldacchino, è stato progettato dall’architetto Carlo Rainaldi.
Nei pressi del coro (ossia la zona della chiesa che, originariamente, era destinata ai cantori, e che poi è stata riservata ai prelati) troviamo le tele del “Battesimo di Cristo” e delle “Nozze di Cana” a destra, e quelle de “l’Ultima Cena” e de “l’Ascensione di Cristo” sul lato opposto; al centro dell’abside si trova, “Regina Coeli con Bambino”, un dipinto del Cavalier d’Arpino.
Nella prima cappella a destra, dedicata a san Giovanni Battista, vi è una tela seicentesca che simboleggia la “Decollazione di san Giovanni in carcere”, opera di Gerard van Honthorst.
Anche le restanti cappelle conservano opere di gran pregio. Ricordiamo la Morte della Vergine di Carlo Saraceni (nella cappella dedicata all’Assunta) e il gruppo marmoreo di San Giovanni della Croce, ai piedi del Crocifisso, realizzato da Pietro Papaleo (terza cappella a sinistra).