Per arrivare a via del Corso in tanti sono obbligati a passare per piazza di San Silvestro, un punto importante per la viabilità. Pochi, tuttavia, potrebbero prestare attenzione a questa piazza, indaffarati come sono a recarsi nelle strade dello shopping o, magari, a piazza del Popolo. Eppure, la piazza ha una storia di un certo rilievo che si rapporta alla storia dell’arte.
Il suo nome deriva dalla chiesa di San Silvestro in Capite fondata, nell’ VIII secolo, dai pontefici Paolo I e Stefano II. Parecchi gli interventi di restauro, il più rilevante quello del 1594, realizzato da Carlo Maderno e Francesco da Volterra, che si può definire praticamente una ricostruzione. Nell’attico vi sono le statue di San Silvestro e Santo Stefano ed anche la raffigurazione a rilievo della testa di Giovanni Battista. Accanto alla chiesa venne costruito un monastero che ospitò i benedettini e suore Clarisse. Successivamente al 1870, divenne un vero e proprio edificio statale adibito poi a Palazzo delle Poste e Telegrafi. Altri cambiamenti si registrarono durante il periodo fascista, con la realizzazione di Palazzo Marignoli e Palazzo dei fratelli Bocconi, divenuto dopo diverso tempo “La Rinascente”.
La piazza è importante anche dal punto di vista urbanistico con la presenza di capolinea di bus. Tutto ciò è cambiato, quest’anno, con l’approvazione del progetto di pedonalizzazione, che prevede lo spostamento dei mezzi pubblici, la rimozione delle barriere architettoniche, nuove illuminazioni e lavori di ripavimentazione. Tale novità ha sollevato polemiche a causa delle modifiche di percorso dei bus, ma anche curiosità per la riqualificazione della zona.
La piazza sembra proprio non trovare mai serenità, ed i cambiamenti radicali sembrano fare parte del suo destino.