Dicono che da queste parti abiti Dario Argento. Non lo so, ma è certo che l’atmosfera del [[quartiere Coppedè]] di notte d’inverno e con la nebbia è qualcosa da lasciare il segno, forse per questo vi ha girato ben due film. Aspettando San Valentino è possibile provare insieme qualche brivido passeggiandovi una sera di un giorno feriale. Si parte da via Dora, lasciandosi subito il traffico di via Tagliamento alle spalle. Pochi passi sotto il pesante arco e subito i rumori cambiano, gli echi si smorzano sulle facciate contorte, piene di mostri, incombenti sui passanti.
Quella che dovrebbe essere una madonnina, sulla destra, è essa stessa severa ed austera, con un lumino elettrico stentato, quasi estinto. Eppure lo stupore smorza facilmente i brividi lungo la schiena, la curiosità spinge facilmente ad insistere nell’esplorazione. Dopo tutto, nonostante la nebbia, gli spazi sono ampi, monumentali, come di una antica città sudamericana abbandonata. Si arriva a piazza Mincio, i quattro lati del pentagono maledetto, quasi la stella diabolica a cinque punte, occupati da altrettanti massicci edifici. Guglie, terrazzini, logge, ragni, leoni, demoni… fortuna che il quinto lato è occupato da un elegante villino, il Villino delle Fate, da poco restaurato, da cui proviene una poco rassicurante luce verde…niente è come sembra e tutto sembra muoversi sotto le volute lente della nebbia e le ombre dei lampioni. Da questo punto in poi non resta che esplorare le piccole traverse che, pur meno avvolgenti e suggestive, riserveranno sorprese improvvise e atmosfere inedite da scoprire, al braccio del proprio partner, meglio non essere soli nella nebbia, non si sa mai…