Scorrendo sinuoso nel ventre della capitale, il “biondo” fiume costituisce un perfetto itinerario per attraversare la città ed è una invitante occasione per contemplarne le bellezze, per la prima volta o per la millesima, emozionandoci come sempre.
Per non alimentare il consumismo dei baci e bacetti di cioccolata o degli orsacchiotti rigonfi di gianduiotti, un mazzo di fiori e una passeggiata romantica lungo il fiume sono l’ideale per ricordare un evento che potrebbe essere altrimenti commerciale e scontato. Una tranquilla sgambata in bicicletta o una passeggiata abbracciati, entrambe le alternative sono affascinanti e lasciano spazio alla fantasia, dipende solo dalle preferenze e dal tempo a disposizione.
Per le coppie più sportive, niente di meglio di una passeggiata in bicicletta percorrendo la pista ciclabile che lo costeggia. Purtroppo, la manutenzione della pista non è impeccabile su tutta la sua lunghezza e in alcuni punti la gita potrebbe movimentarsi un pò, costringendo a risalire sul Lungotevere per superare tratti interrotti. Tra Ponte Flaminio e Ponte Risorgimento c’è uno dei tratti meglio tenuti dell’intero percorso.
La presenza della storica trattoria “Sora Lella”, in via dei Quattro Capi n.16, è un’ottima occasione per assaporare alcuni piatti tipici romani. Il posto non è tra i più economici ma è una scelta simpatica per un regalo “di coppia”.
Percorrendo Ponte Fabricio ed uscendo su Lungotevere Cenci si incontra la bella Sinagoga ebraica, con il suo monumentale edificio. Alle sue spalle, si apre la suggestiva via del Portico d’Ottavia con le antiche rovine, al cui interno si trova la chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, un nome che ricorda l’importante mercato del pesce che si tenne qui a partire dal Medioevo e fino alla fine dell’800. Se passeggiando nelle vie del Ghetto sopraggiunge un languorino, si può scegliere di mangiare in una delle trattorie caratteristiche di questo quartiere, dove la cucina è tipicamente romana ed ebraica. Su via del Portico di Ottavia n.21a/22 si trova “Giggetto”, mentre in via Santa Maria dei Calderari n.38 c’è “Al Pompiere”. Se l’ora è invece quella della merenda, è immancabile una visita da “Boccione” in via Portico di Ottavia n.1, dove ricaricarsi con una torta o un dolce tradizionale ebraico/romano.
Riprendendo la passeggiata verso nord, ci si incammina verso Ponte Sant’Angelo (già Ponte Elio), che collega il Lungotevere con Castel Sant’Angelo, inizialmente sepolcro monumentale dell’imperatore Adriano e poi prigione in cui furono reclusi Benvenuto Cellini e Giuseppe Balsamo detto conte Cagliostro. Continuando nella passeggiata e costeggiando il fiume sulla stessa sponda si giunge a Ponte Cavour, attraversato il quale si arriva all’Ara Pacis, l’altare della pace voluto da Augusto e situato inizialmente nei pressi di via in Lucina, poi ricostruito nella posizione attuale nel 1938. Al centro del grande spazio adiacente, oggi piazza Augusto Imperatore, si trova il Mausoleo di Augusto, che nel corso del tempo ebbe via via funzioni di vigna e giardino, arena per corride e sala concerti. Ancora una volta, all’arrivo del languore della cena o del pranzo possiamo rilassarci in uno dei locali alla moda presenti sulla piazza: il raffinato “Gusto” al numero 9, aperto anche a pranzo sia sabato che domenica, e “Alfredo all’Augusteo” al numero 30, per un rinomato piatto di fettuccine. La passeggiata potrebbe concludersi qui, o iniziare da qui.
E se dovesse piovere, basta una giacca impermeabile ed un grande ombrello, sotto il quale ripararsi in un lungo abbraccio stretti stretti.