7 chili_in_7_giorni

7 chili in 7 giorni, non si dimagrirà, ma almeno si ride

7 chili_in_7_giorniDopo le abbuffate natalizie, occorre tornare in forma. L’estate in teoria è ancora distante ma, per chi dovesse perdere molto peso, occorrerebbe iniziare proprio adesso, quindi in pieno inverno.
Ti farò dimagrire io, a calci nel culo!” No, non è una minaccia del sottoscritto, bensì di un personaggio di un film che, evidentemente, ha molto a cuore la delle persone.
Si riguardi, ha bisogno di calcio: datele da mangiare delle ossa!” Qui sembrerebbe, invece, preoccuparsi ancor più, prescrivendo del calcio.
Vi chiederete chi è costui che, credo, eliminerebbe la voglia a chiunque di affidarsi a diete, dietologi, centri specializzati. Si sta parlando di Silvano Baracchi, interpretato Renato Pozzetto, uno dei protagonisti di “7 chili in 7 giorni”, film del 1986 diretto da Luca Verdone, fratello del celebre Carlo.

Questo è il suo vero film d’esordio alla regia e come secondo attore protagonista ha chiamato proprio il famoso fratello, che è sempre una garanzia per questi film comici con qualche sterzata di critica alla società. C’è da dire comunque che il film nasce su idea dello stesso Carlo Verdone il quale, visto il desiderio del fratello Luca di esordire alla regia, pensò ad un soggetto che potesse in qualche modo agevolarlo nella realizzazione. Ecco dunque “7 chili in sette giorni”, film senza pretese ma che regala momenti di buona comicità e, quindi, può far rilassare lo spettatore facendolo pure divertire.
Lei ci ha presentato una tesi a dir poco indecente.
Parli più piano, c’è mio papà.
Fino a pagina 50 è un guazzabuglio che sembra scritto da un infermiere, non da un medico. E anche la qualità delle fotocopie è scadentissima!
Oh, come mai? Un po’ di umidità forse.
Guardi, noi le consigliamo di ritirarsi e di presentare una nuova tesi l’anno prossimo.
Altrimenti?
Altrimenti…la proclamo Dottore con il minimo dei voti: 66 su 110. Ci pensi bene.

Eh…proclami! Facciamo 70 e non se ne parli più, eh, d’accordo?
In questo caso ci troviamo ad inizio film, quando Silvano, assieme al suo amico Alfio (Carlo Verdone), discute la sua tesi di laurea in medicina. Già questo ci fa capire che davanti abbiamo un uomo tutto tranne che valido per svolgere la professione medica e l’amico non è poi da meno. I due si incontrano nuovamente una decina di anni dopo e fanno assieme i conti dei loro rispettivi fallimenti, sia in ambito lavorativo che familiare. Alfio e Silvano decidono allora di dare una netta svolta alla propria avvilente vita, decidendo di riadattare un casale campagnolo di proprietà di Samantha, moglie di Alfio (Silvia Annicchiarico), in una moderna casa di cura per obesi. Il fine ultimo non è, diciamo, umanitario ma quello di riuscire a fare tanti soldi.
Carlo Verdone_“7 chili in 7 giorni e pagamento a risultati ottenuti”, questo è lo slogan significativo che i due hanno scelto per la loro nuova avventura lavorativa. A Villa Samantha arriveranno così diverse persone obese appartenenti a classi sociali pure molto diverse tra loro, ad esempio un vescovo, un pugile, una cantante lirica, un politico… Questi ospiti sono costretti a dover seguire una dieta a dir poco ferrea e ad ingurgitare una strana “pappa” che, almeno in teoria, gli dovrebbe far perdere parecchio peso. Tuttavia, la situazione finirà per precipitare perché gli obesi non riusciranno a resistere più e si accorgeranno pure della scarsa correttezza professionale dei due medici. Inevitabilmente si arriverà ad una vera e propria rivolta, che determinerà la fine di questa assurda clinica e dei sogni di Alfio e Silvano. Eppure ciò non basterà per farli desistere dal trovare uno sbocco. Complice il suggerimento di un professore inglese, i due decideranno di metter su una trattoria (per fare ciò trasformeranno tutta villa Samantha) dal nome significativo di “ai 2 porconi da Alfio e Silvano”. Chi potranno, però, mai essere i primi clienti di una trattoria così dedita alla “bellezza del grasso”? Ecco allora ritornare i pazienti obesi, tutti felici di potersi abbuffare in piena libertà.
Il film è stato girato a Roma ed il casale è situato sull’Appia Antica, vicino alla chiesa di San Giovanni a Porta Latina. Una curiosità, data la presenza di un cast in gran parte composto da buone forchette, le pause pranzo erano perciò parecchio lunghe, dilatando più del previsto le riprese. Il produttore del film, Mario Cecchi Gori, decise allora di richiamare più volte la troupe.
“7 chili in 7 giorni”, ripetiamo, non vuole mandare chissà quale messaggio, non vi è abilità straordinaria di regia e non è presente in nessuna storia del cinema italiano. Questo non toglie che riesca a strappare un po’ di risate allo spettatore ed il merito è, senza dubbio, degli attori protagonisti, non certo gli ultimi arrivati in quanto ad esperienza e bravura. Pozzetto e Verdone sembrano proprio divertirsi, oltre che recitare. Già è così dura perdere peso, ma qualche risata può certamente fare comunque bene. Non si aumenta di peso vedendo un film comico, anzi migliora il nostro umore, il nostro spirito.

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