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La “Grande Mela” romana di Gangs of New York

gangs_of_new_york_1Stiamo per trattare una di quelle pellicole dove c’è Roma ma non si vede. Uno dei film più amati dell’ultimo decennio girato da uno dei più grandi registi in circolazione, Martin Scorsese, e con un cast d’eccezione; Leonardo di Caprio, Cameron Diaz e Daniel Day-Lewis.
Stiamo parlando di Gangs of New York, film del 2002  girato a Cinecittà, dove nei famosi studios romani è stata ricostruita l’intera scenografia che ripropone il porto di New York nel 1863.

gangs_of_new_york_2I creatori di questa opera sono stati Dante Ferretti e Francesca lo Schiavo. I particolari sono stati ricreati nel dettaglio prendendo spunto dalle stampe di New York del periodo in cui è ambientato il film. Gli interni invece sono stati ricreati nel 5 di Cinecittà, uno dei più grandi del mondo. Qui è stato costruito un teatro cinese d’epoca, con tanto di lampadari, palcoscenico e galleria, ma anche il locale di una fabbrica dove dormivano i lavoratori immigrati.
Per gli esterni Ferretti ha creato una strada centrale, scenario che ricorda i vecchio film western, con negozi, bar, farmacie, muri con insegne e manifesti strappati.
Roma diede vita a New York tanto che a Cinecittà questa fantastica scenografia è ancora in piedi e può essere ammirata dai visitatori.

Le vicende narrate nel celebre film furono ispirate da una storia vera anche se poi ovviamente come in tutti i film alcuni particolari storici sono stati modificati.
Prima fra tutti gli anni in cui sono ambientate le vicende.
La storia è quella di “Billy the butcher” un macellaio nativo di New York che nel quartiere di Five Point  deteneva il potere.
Billy il macellaio fu ucciso dagli irlandesi, divenendo un simbolo contro l’invasione degli immigrati.
Nella realtà ciò avvenne nel 1856 mentre il film è ambientato nel 1863.
Questo “errore” storico fu voluto da Scorsese, in quanto in quella data confluiscono una serie di della storia americana:  la Guerra Civile americana e la chiamata alle armi dei cittadini americani.
Uno contorno storico che avrebbe ulteriormente arricchito la forza del film.

gangs_of_new_york_3Five Point all’epoca era teatro di guerra tra bande criminali che cercavano di ottenere il dominio assoluto del territorio.
Il giovane Amsterdam Vallon (Leonardo di Caprio) torna nel suo vecchio quartiere con un obiettivo, uccidere Billy il macellaio, capo di Five Points, per aver ucciso il padre anni addietro.
Nel portare avanti il suo piano, in giovane Vallon si trova però in qualche modo bloccato, perché nonostante l’odio, la figura di Billy lo affascina. A complicare il tutto subentra il fatto che il Macellaio, non sapendo chi sia l’irlandese, sviluppa per il ragazzo un affetto quasi paterno, non solo Amesterdam comincia una storia d’amore con Jenny, figlioccia di Bill che di lavoro fa la borseggiatrice.
Insomma per Amsterdam le vicende si complicano. Decide di creare una sua banda di immigrati irlandesi per poter sfidare in una nuova battaglia i Nativi capitanati da Billy.
New York però nel frattempo ha da affrontare ben altri problemi, la Guerra di Secessione è alle porte, e la città, è in preda a violenti disordini causati dalla leva obbligatoria di molti giovani che devono andare in guerra.  
Alla fine dopo scontri mozzafiato Vallon porterà a termine il suo piano e giustizierà il padre, ma la sua vittoria  non ha importanza visto che New York è messa a ferro e fuoco dall’esercito, che ucciderà buona parte della sua banda.
gangs_of_new_york_4A Vallon non resta che fuggire con Jenny nel West, prima però seppellisce Billy accanto al padre alle sponde dell’East River, nel territorio di Brooklin.

Gangs Of New York ottenne un grande successo tanto che ottenne ben 10 candidature all’Oscar che però non si concretizzarono, non riuscendo a ottenere nessuna statuetta.
Questa pellicola di Martin Scorsese rimane tutt’oggi una delle pietre miliari del cinema americano, e grazie alla sua strabiliante scenografia romana, è visto da molti come l’ultimo grande kolossal girato.

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