Quasi è impossibile ricordarsi com’era prima. Difficile cercare di avere un’immagine di com’era Ponte Milvio senza tutti quei lucchetti. Per non parlare di tutte le scritte che si sono moltiplicate per la capitale con frasi tipo: “Tre metri sopra il cielo”, “Ho voglia di te”, “Scusa ma ti voglio sposare” etc.
Di cosa stiamo parlando? Di Roma prima dell’uscita dei libri e dei film di Federico Moccia. Quando è cominciato tutto questo?
Era il 2004 quando vi fu la pubblicazione del libro che poi è diventato film, intitolato Tre metri sopra il cielo.
In realtà Moccia scrisse la storia di Step e Babi nel 1992, cercando di narrare la quotidianità dei ragazzi di quell’epoca: feste, corse in moto, speranze, amori e delusioni.
Lo scrittore regista romano, ci provò in tutti i modi, lo presentò a vari editori, ma nessuno accettò di stampare quel libro.
Moccia decide così di pubblicarlo a sue spese e in breve tempo la tormentata storia di amore di Step e Babi diventa un fenomeno cult tra i giovanissimi.
Le tremila copie di Moccia terminano in brevissimo tempo, così Tre metri sopra il cielo inizia a circolare in versione fotocopiata e viene letta da sempre più persone, che si appassionano alle vicende dei protagonisti.
Arriviamo al 2004 e Feltrinelli decide di pubblicarla ottenendo un enorme successo, contando ben 19 edizioni in un solo anno.
Alla faccia di tutti quegli editori che hanno sbattuto la porta in faccia a Federico Moccia nel passato.
Dal libro il passo è breve si decide di far apparire Babi e Step nel grande schermo, nello stesso anno si gira il film che al pari del libro diventerà un fenomeno generazionale.
Gli attori scelti contribuiscono al successo del film. Nel ruolo di Step viene preso il giovane Riccardo Scamarcio che diventerà il nuovo idolo delle teen agers, mentre in quello di Babi Katy Saunders.
Il film viene diretto da Luca Lucini e vince il premio Saint – Vincet per il Cinema Italiano e il Grolle d’Oro 2006 come il film italiano più venduto in home video.
Nel 2004 Riccardo Scamarcio vince il Globi d’Oro come Miglior Attore Esordiente.
Ma qual è la vicenda che ha appassionato a tal punto da diventare un fenomeno che ha segnato una generazione di ragazzi?
Gli ingredienti sono molto semplici: una storia d’amore tra due giovani diciottenni che sono l’uno l’opposto dell’altro. Da una parte abbiamo Babi studentessa modello della Roma per bene e dall’altra Step bello e dannato che ama frequentare le corse di moto clandestine, e che gira dei gruppi di amici non proprio raccomandabili.
Due mondi talmente opposti che ben presto si attraggono ma che non riusciranno a incontrarsi a tal punto da potere durare a lungo.
Tre metri sopra il cielo ha narrato una moderna storia d’amore che ha avuto il merito di far coinvolgere i giovani grazie alla “bravura” di Federico Moccia di essere un osservatore attento in grado di descrivere gli scenari sociali, le mode, i modi di dire dei ragazzi romani.
Roma è la protagonista indiscussa del libro e del film. I locali, le vie cittadini dove Step corre di notte in moto, i negozi e tanto altro, fanno da sfondo alla tormentata storia d’amore tra i due.
Roma da quando è stata risucchiata dal ciclone Moccia è diventata il clone di numerosi scenari del film.
Step dichiara a Babi il suo amore con una scritta in strada, la città è stata è il caso di dire inondata di repliche di molti innamorati che hanno deciso di dichiarare il loro amore, imitando Step.
Nel sequel del film Ho voglia di te Ponte Milvio è stato preso d’assedio, visto che i due innamorati si giuravano amore eterno con un lucchetto che doveva suggellare la loro unione.
Una piccola curiosità anche a Parigi c’è un ponte con dei lucchetti, che il fenomeno Moccia sia arrivato anche in Francia?
A fare da ciliegina sulla torta al tutto è il caso di dire la bellissima colonna sonora firmata dal cantautore Tiziano Ferro. Il 2004 è stato l’anno della canzone Sere Nere che era diventata un vero e proprio tormentone.
Da allora Moccia non ha sbagliato un colpo ha pubblicato altre storie è diventato regista, fiumi di inchiostro si sono sprecati per cercare di capire il segreto del suo successo.
Una cosa è certa da allora la nostra città è cambiata, riuscite a ricordarvi di come era Roma prima dei libri e film di Moccia?