La Luna sulla Magliana: il doc nato da Apebook nel lockdown è nella selezione ufficiale dell’ì-Fest International Film Festival

Cinque ragazzini adolescenti stanno preparando l’esame di terza media quando scoppia la pandemia Covid-19 e sono costretti all’isolamento.

Serena, aspirante regista quattordicenne, non si rassegna a rinunciare al suo film appena iniziato nel quartiere di periferia Magliana, con straniere e storie inaspettate di chi le è più vicino. Il lockdown mette a dura prova le relazioni e la didattica a distanza annoia. Eppure l’esame si dovrà affrontare come ogni prova della vita, in un modo o nell’altro. Intanto la luna sulla Magliana continua a splendere indifferente e lontanissima. 

NOTE DI PRODUZIONE E REGIA

Girato nell’arco di 5 mesi, da febbraio a giugno 2020, il film è il frutto di un esperimento pilota nel quartiere Magliana a Roma con ragazzi e donne di origine straniera all’in- terno del progetto “Apebook. Libri media e cinema in periferia”.

I ragazzi e le donne sono autori del soggetto e della sceneggiatura, registi, operatori e interpreti. Il film sperimenta un doppio stile alternando l’uso di mezzi tecnici profes- sionali e di smartphone, consentendo ai protagonisti che si auto-narrano di annullare il filtro tra sé e gli altri.

L’incombere improvviso della pandemia non ha fatto che estremizzare il processo già intrapreso, restituendo la periferia romana, le emozioni, le sfide, le paure di un gruppo di adolescenti a ridosso dell’esame di terza media, un attimo prima della linea d’ombra, non ancora privati delle illusioni giovanili.

“Punta alla luna, mal che vada avrai vagabondato tra le stelle” la quattordicenne Serena ama questa frase di Leslie Calvin “Les” Brown, oratore motivazionale americano, autore, ex DJ radiofonico ed ex conduttore televisivo.

Serena, come i suoi coetanei della generazione Z, procede con inconsapevole legge- rezza (italocalviniana) dall’oratore motivazionale a Giacomo Leopardi, passando per My Favorite Things in versione anime. E usa la musica diegetica nel suo cortometraggio-te- sina, con un piglio intransigente e controcorrente che farebbe la felicità di Huillet e Straub.

SINOSSI

Serena ha 14 anni, una passione per la luna e l’idea di fare la regista da grande. Per rea- lizzare il suo sogno vuole iscriversi al cinetv Rossellini mentre i genitori e alcuni inse- gnanti la vorrebbero al liceo classico. Per mettersi alla prova Serena frequenta un corso di cinema nel quartiere Magliana con alcuni compagni di classe e con la loro professo- ressa di Italiano e Storia. Durante il corso i ragazzi si intervistano, intervistano donne straniere e intervistano la professoressa scoprendo mondi e storie inaspettate. Serena conosce Ilham, giovane donna marocchina che vive in un edificio occupato alla Maglia- na con suo marito Abdul e suo figlio di 15 mesi Adam. Ilham vuole portare in Italia l’altro figlio di 7 anni che ha dovuto lasciare con la nonna in Marocco e che non vede da due anni. Ilham cerca un lavoro ma non avendo il permesso di soggiorno nessuno la vuole. Mentre Serena e i suoi compagni stanno preparando l’esame di terza media scoppia l’emergenza Covid-19. Improvvisamente tutti si ritrovano isolati in casa per il lockdown. Durante la quarantena Serena termina la sua opera sulla luna. I ragazzi si afflosciano con la didattica a distanza, le relazioni sono messe a dura prova. Il giorno della consegna uf- ficiale degli argomenti di esame Serena entra in crisi scoprendo che il suo compagno di classe le ha copiato l’idea della “luna” con la sua poesia preferita di Leopardi.

Nella fase 2 dell’emergenza Covid-19 Serena esce nel quartiere per continuare a filmare, incontra Ilham che sta andando a fare una prova di lavoro presso un’anziana. Forse gra- zie all’emergenza Covid il governo approverà la legge per regolarizzare gli immigrati irregolari impiegati in agricoltura e in servizi domestici. Forse Ilham otterrà un contratto regolare di lavoro e riavrà con sé in Italia il figlio più grande. Intanto la luna sulla Ma- gliana continua a splendere indifferente e lontanissima.

CREDITI PRINCIPALI

soggetto | sceneggiatura | regia

Serena Ruggiero | Ilham Bazak | Francesca Luciani | Sara Piancastelli | Flavio Civili | Chiara Manalo | Cristina Manzone | Sara Cacciapuoti | Silvia Scipioni | Haiam Talaat

interpreti principali Serena Ruggiero | Ilham Bazak | Francesca Luciani | Sara Piancastel- li | Flavio Civili | Chiara Manalo | Cristina Manzone | Sara Cacciapuoti | Silvia Scipioni | Haiam Talaat

montaggio  Cristina Flamini | Antonio Demma tutor Monica Repetto | Antonio Demma assistente di produzione  Matteo La Porta

post produzione Nacne | deriva film

produttore esecutivo per deriva film  Monica Repetto

ufficio stampa  Elisabetta Castiglioni Press Office & Public Relations

anno 2020

durata 45′ 

film realizzato nell’ambito del progetto APEBOOK. Libri media e cinema in periferia

dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

in collaborazione con

Cooperativa sociale Magliana Solidale Associazione di Promozione Sociale INsensINverso deriva film

MAP Studio

Associazione culturale InComune Comitato di quartiere Magliana

con il sostegno di

PIANO FUTURO URBANO, “Biblioteca casa di quartiere”  Ministero per  i Beni e le  Attività culturali e del

I REGISTI

Serena Ruggiero, Francesca Luciani, Chiara Manalo, Sara Piancastelli, Flavio Civili

sono studenti dell’ICS Sandro Onofri, nel plesso Quartararo del quartiere Magliana di Roma. Hanno frequentato la terza classe della scuola secondaria di primo grado.

Cristina Manzone

docente di Italiano e Storia, appassionata di teatro, è autrice di alcuni spettacoli in romanesco, tra cui “A PE’”, dialogo surreale con Gioacchino Belli.

Sara Cacciapuoti

è psicologa, educatrice, insegnante volontaria di italiano per stranieri.

Silvia Scipioni è studentessa del DAMS.

Haiam Talaat

laureata in Letteratura Inglese all’Università de Il Cairo, ha due figlie, vive in Italia e fa la casalinga.

Ilham Bazak

è emigrata dal Marocco sette anni fa, passando per la Grecia, dove ha lavorato come fornaia e dove ha conosciuto suo marito Abdul. Dopo la nascita del primo figlio Sifdin è tornata in Marocco, per poi passare in Spagna lavorando alla raccolta delle fragole e giungere infine in Italia. In Italia è nato 16 mesi fa suo figlio Adam.

I TUTOR 

monica repetto

Regista, autrice e produttrice. Approda al mondo del cinema dopo la laurea in psicologia e il lavoro di critico cinematografico nei primi anni ’90. Tra le sue opere “O rugbill” per la serie “Dmax Rugby Stories” (Discovery Channels), ha co-diretto con Pietro Balla, “ThyssenKrupp Blues” evento speciale alla Mostra d’Arte cinematografica di Venezia, vincitore del Mediterraneo Film festival (Rai Cinema), la serie documentaria “Scatti di nera” con Michele Placido (Fox Crime), i documentari “La forza delle idee”, “Operai”, “Falck. Romanzo di uomini e fabbrica” (Rai), “La vera storia di Marianne Golz” (sviluppato con il supporto del Programma europeo Media Plus per History Channel). Nel 2011 haideato e curato il lancio di ON THE DOCKS, prima piattaforma italiana di video on demand dedicata al cinema della realtà, con il sostegno della Regione Lazio. E’ tra i tutor del Premio Zavattini, workshop di formazione e sviluppo per la realizzazione di cortometraggi di riuso creativo del cinema d’archivio, promosso da Archivio del movimento operaio e democratico e Luce Cinecittà. E’ autrice di saggi e scritti sul cinema. Ha collaborato con “Paese Sera”, “Il Tempo”, “il manifesto”, “Alias”.

antonio demma

 

Regista e dop. Si avvicina al mondo del documentario dopo la laurea in filosofia. Tra le sue produzioni recenti, come filmmaker e autore per la Rai, una serie documentaria sui cammini in Italia e lo speciale “Street Art in Rome”. Sempre per la Rai, tra il 2011 ed il 2015 realizza documentari di inchiesta tra cui: “Le vie nere del credito”, “Zona 167”, “L’ul- timo respiro di Michelangelo”, “L’Aquila una storia da recuperare”. Negli anni della for- mazione svolge attività di assistenza domiciliare per le persone disabili, tra il 2008 e il 2010 lavora allo “Sportello per i diritti delle persone disabili” dell’Università La Sapienza di Roma. Come volontario prende parte alle attività dell’associazione “Armonia” realiz- zando riprese video per un laboratorio di teatro integrato.

PRODUZIONE

La Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, nata alla fine degli anni Settanta del Novecento, svolge la sua attività nel campo degli audiovisivi (cinema, tv, multimedialità, archivi filmici e fotografici), per favorire la costruzione e la dif- fusione delle storie e delle memorie collettive dei movimenti sociali e dei loro protago- nisti. Primo presidente della Fondazione è stato Cesare Zavattini che ha ricoperto questo ruolo per numerosi anni.

La Fondazione è da sempre impegnata nella ricerca, raccolta, produzione, conservazio- ne di documenti audio-visivi storici, di repertorio, di attualità, di ricostruzione narrativa, e nella promozione della loro conoscenza, studio, analisi ed elaborazione per nuovi usi e riusi. Organizza ricerche e studi, convegni, seminari, rassegne e mostre su temi riguar- danti la storia e la società, il rapporto tra cinema, immaginario e memoria, e cura pub- blicazioni specializzate.

Particolare attenzione è dedicata alle attività di formazione sui temi indicati. L’Archivio audiovisivo svolge, inoltre, attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado sulla cultura cinematografica e sull’uso dei documenti audiovisivi per la storia.

La biblioteca dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico dal 2015     fa parte del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) nella rete delle Biblioteche del Polo    IEI degli Istituti culturali di Roma, promosso e coordinato dall’Iccu – Istituto Centrale per    il Catalogo Unico del Mibac. La Biblioteca custodisce circa 6000 testi, in incremento. Si tratta di testi dedicati alla storia del cinema, dei suoi autori e del suo linguaggio e delle  sue forme, con particolare attenzione ai volumi riguardanti il cinema documentario e la documentazione filmica. Fanno parte della biblioteca documenti preziosi, che  datano  dalla prima metà del Novecento a oggi, afferenti anche a numerose altre discipline oltre   la storia del cinema: dell’industria cinematografica, di storia contemporanea, di storia sociale, del lavoro, dell’economia, dell’archivistica audiovisiva. Una sezione è dedicata  alla donazione all’Archivio di parte della biblioteca di Ansano Giannarelli (alcune centi- naia di volumi) e di un’altra relativa alla collezione dei testi di e su Cesare Zavattini, gra-  zie anche alla donazione del figlio, Arturo Zavattini (al momento oltre un centinaio). Il la- voro di recupero, catalogazione e riorganizzazione della biblioteca è stato finora possi- bile anche grazie ai contributi della Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali.

La valorizzazione del patrimonio librario della Fondazione si concretizza inoltre in specifici quali presentazioni di volumi e di film su temi analoghi, con particolare atten- zione all’opera di Cesare Zavattini, Presidente dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico per diversi anni. L’APE ROSSA dell’Aamod è un distaccamento della biblioteca/mediateca itinerante che porta la cultura libraria e dei media in strada creando iniziative, “Talkabout”, workshop, letture e proiezioni pubbliche nelle periferie.

“La deriva che portiamo nel nome è un metodo di esplorazione della realtà che ci piace praticare. Crediamo nel potenziale rivoluzionario del tempo libero. E sappiamo che un film si può fare, ma si può anche non fare”.

Monica Repetto | Pietro Balla

deriva film è una società di produzione cine-televisiva indipendente creata da Monica Repetto e Pietro Balla nel 2002. Ha prodotto cinema della realtà, cortometraggi, spettacoli musicali e teatrali, programmi tv e format originali. I lavori di Deriva film sono distribuiti in tv, online e nelle sale cinematografiche, partecipando ai maggiori festival.

Tra le produzioni recenti la serie documentaria “Il corpo dell’amore”, quattro documentari (incentrati su protagonisti con disabilità motoria o cognitiva che affrontano le gioie e i dolori della libertà sessuale) per la regia di Pietro Balla e Monica Repetto, con la voce narrante di Enrica Bonaccorti, ideati e prodotti nel 2019 da deriva film con la partecipazione della Rai tre.

Tra i format ideati “Mamma ti presento papà”, reality prodotto nel 2009 da Wilder per Fox Life. Mentre tra le produzioni, ideata per Fox International Channels Italia, la serie “Scatti di nera” con Michele Placido (Fox Crime) e la serie di documentari “Amori in Fiamme”, dedicata a coppie famose della cultura e dello spettacolo dagli anni ‘50 ai ’70, andata in onda su La7. Ha ottenuto il premio speciale della Giuria al Torino Film Festival per il documentario “Dérive Gallizio”. La società si è specializzata nella realizzazione di docu-fiction, tra cui “Casa Pappalardo” (Rai 2) e la living-history “I campioni di Olimpia” (Arte, History Channel). Nel 2007 ha prodotto, in collaborazione con History Channel, il documentario “La vera storia di Marianne Golz” e nel 2008 “Falck, romanzo di uomini e fabbrica” per Rai Educational (entrambi sviluppati con il supporto del Programma europeo Media). Nel 2008 ha prodotto il film “Thyssenkrupp Blues”, presentato alla 65. Mostra d’arte cinematografica di Venezia come evento speciale nella sezione Orizzonti (Rai Cinema), e il documentario “Operai” (Rai 3). Nel 2009 ha prodotto “Imam” diretto da Emmanauele Pinto, “Donne” diretto da Francesca Fini, “Radio Singer” di Pietro Balla, in concorso al 27° Torino Film Festival (italiana doc). Nel 2010 ha prodotto il documentario “Ezio Tarantelli, la forza delle idee” (Rai). Del 2014 la serie web “Il gusto della nonna” prodotta per Discovery Real Time, del 2016 le produzioni documentarie “O Rugbill”  e  “Un  centimetro  alla  volta”  per  la  serie “Rugby  Stories” (Discovery Channels, DMAX). Nel 2018 e 2019 ha prodotto i documentari “I ragazzi selvatici” e “Il guardiano di stambecchi” (Geo e Geo, Rai tre). Ha concluso lo sviluppo dei lungometraggi di finzione “La vita incerta” (con il sostegno allo sviluppo del MIBACT) e “L’economista americano” (con il sostegno del programma europeo Media). Ha curato per il Comune di Roma la serie di workshop “Lo spettacolo delle idee”, rivolto ad aspiranti autori e produttori cine-televisivi. Nel 2011 Deriva Film ha lanciato ON THE DOCKS, primo portale di video on demand dedicato al cinema della realtà, con il sostegno della Regione Lazio. Dal 2016 Deriva film è partner del PREMIO ZAVATTINI, per il riuso creativo del patrimonio d’archivio, istituito dalla Fondazione Aamod con il supporto di Cinecittà Luce.

contatti

ufficio stampa

 Elisabetta Castiglioni Press Office & Public Relations

+39 3284112014 – e-mail: info@elisabettacastiglioni.it

deriva film

info@derivafilm.it

skype: derivafilmroma

responsabile sviluppo progetto

monica repetto | +39 338 8542323 www.derivafilm.it

ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO

Telefono +39  06 57305447

 e-mail   eventi@aamod.it

https://www.aamod.it/

Il film è nato all’interno del progetto APEBOOK, un’iniziativa promossa dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico in collaborazione con la Cooperativa sociale Magliana Solidale, l’Associazione di Promozione Sociale INsensINverso, deriva film, MAP Studio, Associazione culturale InComune, il Comitato di quartiere Magliana. 

Il progetto è realizzato con il sostegno del PIANO CULTURA FUTURO URBANO, “Biblioteca casa di quartiere”, un programma finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo, che promuove la cultura per favorire il benessere e migliorare la qualità della vita degli abitanti di quartieri complessi e problematici.

Fonte Elisabetta Castiglioni – Press Office & Public Relations 

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