L’Aventino, una delle zone più romantiche e seducenti di Roma, il colle più affascinante che con la sua storia e i suoi monumenti attira rigorosamente ogni turista che si affaccia per la prima volta sulla Città Eterna… proprio qui risiede il fulcro delle basiliche più richieste dagli sposini in procinto di compiere il grande passo. D’altronde, coronare il proprio sogno d’amore in questa zona è la comprensibile aspirazione di moltissime coppie.
La Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio (conosciuta comunemente come Basilica di Sant’Alessio) è decisamente una delle più desiderate. Collocata per l’esattezza nel Rione Ripa, dove su gran parte si snoda l’Aventino portandosi dietro il fascino dell’antichità, la Chiesa ammalia a prima vista per la sua maestosa architettura. L’interno è ancor più coinvolgente, essendo molto suggestivo, e la posizione, inutile dirlo, è assolutamente invidiabile.
Trovandosi nel punto più alto del colle, sovrasta il centro antico di Roma ed è circondata da resti archeologici. Dalla sua sommità, si ha una vista eccezionale sulla capitale e, per di più, dal balcone del giardinetto della Chiesa situato nel retro si osserva in tutto il suo splendore la cupola di San Pietro. Sottostante e quindi visibile dal grazioso orticello anche il fiume Tevere.
In questo splendido e curatissimo giardino, circondati dalle bellezze di Roma, si può prendere spunto per un’indimenticabile servizio fotografico.
I futuri sposini curiosi di conoscerne anche l’aspetto storico, dovranno sapere che la Basilica di S. Alessio è stata costruita sotto Papa Onofrio III nel 1217 e che venne dedicata a S. Alessio che morì dopo essere tornato dall’Oriente, dove aveva vissuto per vent’anni, senza essere riconosciuto dal padre.
La Chiesa subì diversi restauri e rifacimenti, per cui non la si può attribuire ad un periodo in particolare. Ci sono elementi del ‘200, il secolo in cui venne edificata, ma anche di fine ‘500, dal momento che venne restaurata esattamente nel 1582, del ‘700, periodo in cui venne rinnovata ad opera di Tommaso De Marchis (1752), e infine di metà ‘800, quando, tra il 1852 e il 1860, vi mise mano il Somaschi.
L’edificio conserva particolarità di tutte queste epoche. A partire dal campanile romanico e dal portico medioevale che attribuiscono grande importanza all’intera struttura e garantiscono ai visitatori il massimo dell’accoglienza. La facciata cinquecentesca, poi, rielaborata dal De Marchis, si pone a giusto coronamento di tale maestosità.
Il coinvolgimento iniziale dettato dall’imponenza della Chiesa prosegue anche all’interno, incantevole ed emozionante, che fa innamorare a prima vista.
Considerando, inoltre, le opere di gran valore artistico e storico custodite nella Basilica, si aggiunge maggior importanza ad un complesso già di per sé molto affascinante. Dunque nella navata di destra troverete il monumento funebre di Eleonora Boncompagni Borghese, del 1693, realizzato da Giovan Battista Contini; il transetto meridionale contiene invece la Cappella di Carlo IV di Spagna con l’icona dell’Assunzione di Maria, risalante al 200 d.C e portata lì da S. Alessio dall’oriente.
Sotto la chiesa vi è una cripta romanica, mentre sull’altare maggiore è posto il ciborio di De Marchis. E ancora, le pareti della Chiesa sono adornate di splendidi affreschi come quello dell’Agnus Dei e anche San Girolamo Emiliani introduce gli orfani alla Vergine di Jean Francois de Troy.
A questa Basilica, unica per il suo splendore, non manca proprio nulla: panorami mozzafiato, reperti archeologici di grande importanza, storia, arte, cultura e sentimento… decisamente l’ideale per chi desidera il meglio per il proprio matrimonio.