Nei prossimi giorni, in occasione del RomaFictionFest (30 settembre – 05 ottobre 2012) la manifestazione dedicata alla grande fiction italiana ed internazionale, sarà presentata l’attesa serie tv: Trilussa. Storia di Amore e di Poesia, ispirata alla vita del poeta romano Carlo Alberto Salustri, più conosciuto con lo pseudonimo di Trilussa.
Prodotta dalla Titanus di Guido Lombardo per la regia di Lodovico Gasperini, la miniserie – due puntate che andranno in onda su Raiuno nel 2013 – si svolge nel 1937, anno delle prime leggi razziali, quando il poeta è all’apice della fama e vive nel ghetto ebraico l’ultima fase della sua esistenza.
Le riprese sono partite ad agosto nella Capitale, nei luoghi dove avvennero i fatti reali, nella bellissima e omonima piazza a Trastevere sempre sommersa di giovani, turisti ed automobili e dureranno due mesi. «Ci sarebbe costato un terzo se avessimo scelto di fare le riprese fuori, ma sarebbe stato un oltraggio a un grande poeta di Roma», dice all’Ansa il produttore Guido Lombardo.
L’interpretazione affidata a Michele Placido è quanto mai affascinante e professionalmente ineccepibile. Come Trilussa, l’attore pugliese si confessa amante della poesia, di Roma – dove ormai vive da tempo – e delle donne. «Era anarchico, anticonformista», «folle, febbricitante di passione, come me» confessa l’attore ai giornali. Di lui «amo la leggerezza e la malinconia con cui affrontò la vita».
Anche il personaggio di Rosa, la fedele popolana che gli è stata vicino con pazienza ed affetto silenziosamente fino alla morte, non poteva che avere il volto più bello ed espressivo di Monica Guerritore. Nel cast anche Valentina Corti nel ruolo di Giselda, la diva del cinema muto che fu l’indimenticabile nonna del produttore; e ancora Rodolfo Laganà, Giorgio Colangeli e Ninni Bruschetta.
Per far conoscere il noto scrittore si è scelta la fiction, prodotto di evasione alternativo al film cinematografico che si rivolge al vasto pubblico televisivo con finalità di puro intrattenimento o, come in questo caso, di divulgazione culturale basandosi su fatti reali e storici con l’obiettivo di coinvolgere ed emozionare lo spettatore.
Trilussa, anagramma del cognome Salustri, fu un grande poeta dialettale romano che visse durante il ventennio fascista e diventò popolarissimo per la sua satira politica e sociale e per le sue opere che commentarono cinquant’anni di cronaca italiana e romana.
Il vernacolo della poesia dei sonetti del Belli diviene in Trilussa un linguaggio più vicino alla lingua italiana; motivo ispiratore della poesia trilussiana sono i fatti della vita riproposti come favole con una morale precisa e gran senso dell’ironia. Tutti conosciamo la celebre composizione La Statistica, (il famoso pollo di Trilussa) ragionamento umoristico seppur malinconico che cela una profonda e amara riflessione sull’ingiustizia sociale dei suoi tempi.
Questa fiction avrà molto successo perché sicuramente di buona fattura scenica e con attori di grande talento, avrà avuto il merito di far conoscere una figura importante della nostra storia letteraria, un uomo che ha saputo parlare con semplicità, arguzia e pungente ironia al cuore e alla mente di tutti.