colosseo_e_foro_romano_1835
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La Benedizione delle automobili

colosseo_e_foro_romano_1835Eravamo agli inizi degli anni ’50 e le carrozze trainate dai cavalli erano ormai un lontano ricordo. Scoppiettanti veicoli a quattro ruote avevano già invaso le strade delle città più importanti, e Roma non era da meno, iniziando un processo incrementale di paralisi del traffico che prosegue tuttora…
Naturalmente, a quei tempi solamente una ridotta parte della popolazione poteva permettersi una innovazione tecnologica così all’avanguardia. Ma già da allora si era intuito che la rapida diffusione dell’automobile rappresentava l’inizio di un cambiamento senza precedenti nel campo degli spostamenti su terra, un cambiamento che avrebbe rappresentato per le generazioni successive una risorsa fondamentale, con conseguenze non proprio positive ed attualmente spesse volte ignorate e sottovalutate.

santa_francesca_romanaLa svolta non passò inosservata neanche alla Chiesa che, anche in virtù dei nuovi evidenti rischi cui la popolazione veniva sottoposta, istituì una festa dedicata alla Santa Francesca Romana, al secolo Francesca “Ceccolella” Bussa de’ Leoni.
Questa tradizione popolare prende spunto dal fatto che la Santa, insieme a Pietro e Paolo, è la matrona di Roma e dal 1951 viene invocata, oltre che contro le pestilenze e in favore delle anime del Purgatorio, anche come protettrice degli automobilisti. E così, anno dopo anno, il culto di Santa Francesca Romana si è affiancato per i romani a quello di San Cristoforo, protettore dei conducenti, la cui raffigurazione iconografica è spesso visibile all’interno delle auto, appesa allo specchietto o attaccata al cruscotto.
Nata a Roma nel 1384, nonostante la sua vocazione per la vita monastica fu costretta a sposare giovanissima un nobile della città. Lo stato di apatia generato in ella da questa forzatura ebbe termine il 16 luglio 1398, quando, dopo aver sognato sant’Alessio, Francesca rinacque a nuova vita dedicandosi alla famiglia ed all’aiuto dei bisognosi. Sull’onda di questa sua vocazione, fondò nel 1425 la Congregazione delle Oblate Olivetane di Santa Maria Nuova, anche note come Oblate di Tor de’ Specchi, ed in seguito Oblate di Santa Francesca Romana.
Dopo la sua morte, avvenuta il 9 marzo 1440, Francesca fu sepolta nella chiesa di Santa Maria Nuova e, nel 1494, il 9 marzo venne decretato giorno festivo, assecondando in tal modo l’enorme affetto dei fedeli per la nobile romana insolitamente generosa con poveri e malati. Nel 1608 Paolo V ne proclamò la santità ed in seguito un altro Papa, Urbano VIII, fece porre nella chiesa un piccolo tempio che la rappresenta insieme all’Angelo custode che l’aveva accompagnata in vita.
antoniazzo_romano_s_francesca_romanaLa chiesa che prende il suo nome è situata nei pressi del Foro Romano ed al suo interno sono conservati i suoi resti, sotto l’altare maggiore. Costruita nel IX secolo ed ampliata nel secolo successivo, la chiesa prese inizialmente il nome di Santa Maria Nova, distinguendosi da quella di Santa Maria Antiqua, anch’essa nelle vicinanze del Foro Romano.
Il 9 marzo di ogni anno, nel giorno dedicato alla Santa, avviene la Benedizione delle automobili e, in generale, di tutti i veicoli a motore. Proprio nelle adiacenze di Santa Francesca Romana, iniziarono a tenersi i primi raduni di automobili, arricchiti nel corso degli anni da e feste ed ormai diventati una emozionante rappresentazione. Nel corso della suggestiva cerimonia, il Comune di Roma distribuisce mazzi di fiori gentilmente offerti dai vivai comunali. Nello stesso giorno, il monastero delle Oblate, situato sulla Via del mare, apre le porte al pubblico per accogliere curiosi e fedeli. In quella sede, è possibile visitare gli interni (oratorio, chiostro e sale di preghiera), compreso uno stupendo affresco romano risalente al XV secolo.

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