Il 21 aprile è tradizionalmente la data di nascita di Roma e, dato che secondo la leggenda la fondazione risale al 753 avanti Cristo, quest’anno la capitale compie la bellezza di 2763 anni. Niente male per una signora che cerca di stare al passo coi tempi!
La data fu segnalata per la prima volta da Varrone e fu calcolata relativamente ad eventi astrologici particolari, che potessero giustificare la grandezza della città negli anni a venire. In realtà sembra che nell’area del Foro Boario ci fossero agglomerati di capanne già nel 1300 avanti Cristo, ma quando esattamente da questi agglomerati si è passati alla creazione di una vera e propria città, con il nome che ha da secoli, non è dato sapere.
La storia è avvolta in una fitta nube di mistero per quanto riguarda quegli antichi giorni. Ma certamente la leggenda del famoso solco è più affascinante delle poche prove storiche di quell’atto, prove che comunque tendono a confermare la fondazione intorno alla metà dell’ottavo secolo avanti Cristo. Insomma è bene ribadire che la data scelta, seppure creata a tavolino e a posteriori, sembra abbastanza veritiera. Senza comunque dimenticare che l’archeologia va in aiuto di chi vorrebbe la città ancora più antica (e chi non va fiero dell’antichità del proprio luogo di nascita?).
E’ infatti inutile sottolineare quanto i romani siano orgogliosi dell’età della loro città e vogliano a tutti i costi mostrare e dimostrare che il soprannome di “eterna” non è casuale. Anzi si sperticano in citazioni di studi archeologici che si rifanno alle date più antiche possibili. Tanto che quando qualche cittadina limitrofa afferma di esistere “da prima di Roma”, o cercano di smentire ad ogni costo l’interlocutore o, se non c’è prova contraria possibile, subito si scherniscono replicando che “però nessuna ha raggiunto la sua gloria e la sua grandezza”. Insomma devono primeggiare in un modo o in un altro.
Ora finalmente qualcuno potrà anche usare le poche notizie date dai reperti del Foro Boario per “fare il fanatico” relativamente ad un’antichità ancora più lunga. Ed è del tutto inutile far notare al romano che spesso è romano solo in parte, come avviene nel migliore dei casi per la maggior parte della popolazione della capitale. Non si comportarà comunque in maniera meno ridicola, dimenticando che c’è almeno l’altra metà che certo non discende direttamente da Romolo! Ma queste divertenti sbruffonerie sono effettivamente “romane doc” e magari risalgono anch’esse a 2763 anni fa o forse più.
D’altra parte una data certa era necessaria per il calcolo degli anni di Roma, dalla Repubblica all’Impero. I calendari romani, che hanno subìto diverse modifiche nel corso dei secoli, si riferivano proprio al 753 avanti Cristo attraverso l’uso, sembra, dell’espressione “Ab urbe condita”, ovvero “dalla fondazione della città”, per contare gli anni.
Il Natale di Roma è oggi una festa laica, che però non viene riconosciuta come festività lavorativa (con enorme dispiacere locale). Infatti i festeggiamenti legati ad essa sono distribuiti tra il giorno della fondazione e la domenica più vicina. Ogni anno si fanno parate in costume nelle principali vie del centro storico della città, sullo sfondo delle rovine dell’Impero. A questi elementi folkloristici si affiancano molte iniziative di carattere culturale, come mostre, spettacoli e concerti, solitamente gratuiti. Anche quest’anno Roma non sarà da meno, e sfrutterà il suo compleanno per farsi e farsi fare qualche “regalo” e complimento.
Tanti auguri Roma!