Viste le previsioni meteo, si può dire senza ombra di dubbio che è scoppiata l’estate. Le serate iniziano a diventare bollenti e difficilmente il romano quadratico medio riuscirà a stare dentro casa dopo le nove di sera. I più fortunati, però, che hanno a disposizione un balcone o una terrazza potranno provare a trovare refrigerio naturale nell’antica ricetta della grattachecca alla romana. Niente di più semplice e di più salutare, con zero grassi e zero additivi (a meno che non esageriate con il topping).
È importantissimo non confondersi e scambiare la grattachecca per una granita: mai fare simile paragone davanti a un romano! I due preparati sono diversi dal punto di vista fisico oltre che nel gusto. La grattachecca è preparata a partire da ghiaccio puro, quindi all’interno dei cristalli c’è solamente acqua.
La granita, invece, è un tritato di ghiaccio formatosi a partire da un composto di acqua zucchero e aromi: quindi all’interno di ogni singolo cristallo di ghiaccio c’è già il sapore di tutta la granita. Il bello della grattachecca è proprio la discontinuità del sapore tra la superficie dei cristalli di ghiaccio e il loro interno. Se lasciate sciogliere una granita otterrete uno sciroppo della stessa consistenza e sapore della granita stessa, mentre se commettete il gravissimo peccato di lasciar sciogliere una grattachecca otterrete una forma molto diluita dello sciroppo che avete utilizzato come topping.
La ricetta base della grattachecca è molto semplice: ghiaccio tritato e zucchero cui si aggiunge a volontà frutta, sciroppo di menta, di amarena, di mango ecc. ecc. secondo il vostro gusto. L’ideale per avere un composto della giusta consistenza è ricorrere ad un attrezzo artigianale per tritare il ghiaccio, di quelli a manovella con lame rotanti, che una volta si usavano anche per la preparazione di alcuni cocktail. In assenza potrà andar bene anche il frullatore di casa purché si abbia l’accortezza di lasciar riscaldare un po’ il ghiaccio dopo averlo estratto dal freezer. Infatti la vera grattachecca si ottiene raschiando il ghiaccio a poco meno di 0° mentre il ghiaccio del surgelatore ha una temperatura intorno a -18°. In questo periodo di crisi la grattachecca potrà essere uno svago è un piacere decisamente economico ed ecologico. Buon appetito!