Il proverbio si può interpretare come “Chi è ostinato se la cava, chi scommette ci rimette”. Intignarsi infatti ha il significato di intestardirsi, incaponirsi, visto in questo caso però in forma positiva, non come un cieco accanimento, ma come un costante perseguimento dei propri obiettivi, con insistenza e perseveranza.
Sbignare è invece un verbo che si trova in vari dialetti italiani, ma con significati assai diversi. Per esempio nel dialetto milanese assume il significato di “sbirciare”, e quindi guardare senza farsi notare. Nel dialetto napoletano invece si usa con l’accezione di “andare via”, come dire svignarsela insomma. Quest’ultimo significato è il più vicino a quello usato nel proverbio citato: “se la sbigna” quindi può significare letteralmente se la svigna, riesce a tirarsi fuori da una situazione difficile e ad andarsene senza conseguenze. Insomma, come detto sopra, se la cava.
La seconda parte non richiede invece ulteriori spiegazioni o ricerca etimologica, solo una piccola precisazione: scommettere può essere inteso in senso più o meno letterale, ed include anche il significato di affidarsi alla sorte o, peggio, aspettare che le cose si sistemino da sole “scommettendo” che andrà meglio.
Insomma sembra quasi di non essere di fronte alla solita filosofia romana. Stavolta si sottolinea come l’impegno premia più della strada facile, la perseveranza più dell’azzardo. Un atteggiamento tutt’altro che pigro. E, finalmente, un atteggiamento non rassegnato, né vittimista, ma volto all’iniziativa.
Ma saranno poi davvero tanto pigri questi romani? A guardare bene la città, adesso e in passato, il dubbio assale prepotentemente l’osservatore esterno, che si trova di fronte a dilemmi e grandi contraddizioni. Non manca mai il movimento, diurno o notturno, le attività sono infinite e frenetiche, i negozi aperti fino a tardi, il traffico sempre caotico, i divertimenti numerosi e vari. Si potrebbe azzardare che divertirsi è qualcosa che va a braccetto con la pigrizia, non vuol dire darsi da fare, ma trovare svago. Eppure si può obiettare che se ci sono tante persone che si possono permettere di dedicare più tempo al divertimento che al lavoro, e tra queste non vanno dimenticati i numerosissimi turisti stranieri e non che riempiono la capitale in ogni stagione, ci devono per forza essere ancora più persone che si occupano di farle divertire … lavorando naturalmente.
Tornando alla nota frase, come detto sopra non si coglie in questo caso nemmeno il ricorrente tono rassegnato o vagamente disfattista di molti proverbi romani, ma l’indugio un po’ sarcastico è presente come al solito… o almeno se ascoltate il romano medio mentre usa il proverbio, un certo sarcasmo nel tono lo noterete. Questo perché c’è sempre un sottile sorriso che si forma sulla sua faccia all’idea che chi ha cercato la strada immediata e facile ci ha poi rimesso, rimanendo “scornato”. D’altra parte una piccola rivincita per chi ha faticato ci dovrà pur essere!
Per concludere, un’esortazione a non affidarsi al caso ed alla fortuna si legge facilmente tra le righe. E come spesso succede in questi adagi popolari un po’ di verità c’è… solo un po’!